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Apple Campus, lavoro in presenza dall’11 aprile

Addio sogni di gloria. Dall’11 aprile, anche i dipendenti Apple dovranno tornare a lavorare in presenza. Ecco il piano di rientro di Tim Cook.

Come raccontavamo qualche settimana fa, i dipendenti di Google sono tornati a lavorare in presenza a partire dal 4 aprile. E una circolare interna diramata da Tim Cook ora svela quando toccherà ai colleghi di Apple: si torna a lavorare in presenza dall’11 aprile, anche se in modo soft.

La Contea di Santa Clara, in cui sorgono le sedi di Apple e Google, ha eliminato le restrizioni Covid già da tempo, incluso l’obbligo di mascherina al chiuso. Ciò implica che non esiste nessun vincolo normativo che impedisca di lavorare in ufficio. Il problema infatti è in altro.

Dopo aver ricevuto un bonus di 1.000 dollari per allestire l’ufficio a casa, infatti, i dipendenti di Cupertino hanno rimarcato con vigore una preferenza per il lavoro da remoto.

D’altro canto, Apple preme perché si torni ai vecchi canoni, ed è da mesi che ci prova. L’ultimo tentativo, lo scorso febbraio, era saltato per via della diffusione di Omicron che ha costretto Apple a rimandare i propri piani per la quarta volta consecutiva.

Fonte: Melablog

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Bank of America: la richiesta degli iPhone rimane alta

Gli analisti della Bank of America ritengono che la domanda di iPhone è ancora forte nonostante un recente rapporto affermi che l’azienda abbia tagliato la produzione di iPhone 13 e iPhone SE 3.

Dopo il lancio dell’iPhone SE a marzo, Apple ha tagliato il prezzo di permuta dell’iPhone 12, confermando indirettamente una forte domanda perché l’azienda non ha bisogno di pagare più soldi per convincere le persone a cambiare il vecchio telefono per un nuovo modello.

Gli analisti citano anche un sondaggio di gennaio secondo il quale il 25% degli intervistati possiede ancora un iPhone 8 o modello precedente, indicando che Apple ha un’ottima base di utenti in procinto di cambiare iPhone.

A quanto pare, quindi, la situazione per Apple è migliore del previsto. Cosa ne pensate?

Fonte: iPhone Italia

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Come aggiornare HomePod mini all’ultima versione software

Nelle scorse ore Apple ha rilasciato un importante update per la linea HomePod. Ecco come si installa, e come verificare che sia tutto a posto.

Non chiamatelo altoparlante. HomePod mini -l’unico della serie che abbia debuttato in Italia- è molto più di questo: è un vero e proprio computer, con funzionalità avanzate non soltanto a livello sonoro ma anche dal punto di vista dell’intelligenza artificiale e dell’integrazione nell’ecosistema Apple. Pertanto è fondamentale che sia sempre aggiornato.

Solitamente, gli update per HomePod vengono fuori sempre assieme a quelli per Apple TV. Al momento della stesura di questo post, l’ultima versione del HomePod Software è la 15.4. Quest’ultimo update introduce diverse novità e bug-fix, ma la più importante è di sicuro la compatibilità con le reti Captive. Grazie a questa feature, puoi connettere il tuo HomePod mini anche a quelle reti WiFi che richiedono passaggi aggiuntivi, clic e inserimento di credenziali specifiche, come negli hotel, negli aeroporti e nei dormitori studenteschi.

Fonte: Melablog

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iPad Air 2020 da 64GB in offerta a meno di 570 euro

La quinta generazione è attualmente in preordine ma iPad Air del 2020 ha ancora tanto, ma tanto da offrire. È un tablet top di gamma a tutti gli effetti, in grado – in determinate circostanze – di sostituire egregiamente anche un laptop (come spesso suggerito da Apple).

Oggi iPad Air 2020 da 64GB con connettività Wi-Fi è in offerta a 569 euro grazie allo sconto dell’11% sul prezzo di listino di 639 euro. Risulta “attualmente non disponibile”, ma puoi portare a termine l’acquisto normalmente. Riceverai un email con i dettagli sulle spedizione non appena tornerà disponibile.

  • Display Liquid Retina da 10.9 pollici con True Tone e ampia gamma cromatica P3
  • Chip A14 Bionic con Neural Engine
  • Touch ID per l’autenticazione sicura e Apple Pay
  • Fotocamera posteriore da 12 MP, videocamera anteriore FaceTime HD da 7 M
  • Compatibile con Apple Pencil (venduta separatamente)

Fonte: Melablog

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Una Apple senza iPhone è possibile?

Una Apple senza iPhone è uno scenario possibile o è pura utopia? Occorre chiederselo perché non sarebbe la prima volta che un prodotto così forte verrebbe, ad un certo punto, messo in secondo piano o accantonato del tutto. È già successo – ad esempio con iPod – e succederà ancora. Bisogna solo capire quando.

Il ciclo iPod

Dopo anni passati a creare computer con risultati più o meno positivi, con l’introduzione del primo iPod, nell’ottobre del 2001, l’azienda di Steve Jobs fa il salto di qualità. La rivoluzione musicale portata avanti da iPod e da iTunes sarà dirompente e cambierà per sempre il mondo della musica e dell’intrattenimento in mobilità. Le famose “1000 canzoni in tasca“,  tutte singolarmente acquistabili con meno di 1€, renderanno definitivamente obsoleta l’idea dell’acquisto di un disco in negozio. Di pari passo diventerà obsoleto anche l’ascolto di 12 tracce del medesimo artista, in favore di playlist di 25 canzoni con il meglio del momento opportunamente selezionato da ogni utente.

In pochissimo tempo l’iPod diventò il prodotto di punta di Apple. La gallina dalle uova d’oro che iniziò a declinarsi in più modelli: al tradizionale iPod si affiancarono presto l’iPod Video, dotato di schermo per visualizzare foto e video, il più pratico iPod Nano che era ancora più compatto e tascabile, per arrivare all’estremizzazione della filosofia jobsiana del less is more, ossia all’iPod Shuffle. Più tardi, già in piena rivoluzione iPhone, si affiancherà ad iPhone 2G e ad iPhone 3G anche l’iPod touch, ma qui eravamo già nella fase calante della rivoluzione culturale portata da iPod.

È già successo, succederà di nuovo. Con il successo di iPhone l’idea del prodotto che si limitasse a raccogliere canzoni, foto e video si è lentamente fatta da parte. Anche perché fu proprio Steve Jobs a presentare il primo smartphone Apple come “un iPod, un telefono, un comunicatore internet“. L’iPhone era un iPod di suo: lo si collegava ad iTunes esattamente come un iPod e si potevano sincronizzare le canzoni acquistate in precedenza. Tornare indietro e avere uno specifico prodotto solo per ascoltare la musica non era più un’opzione.

Fonte: iPhone Italia

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