Cellule tumorali… questa scoperta potrà salvare vite umane?

Cellule tumorali… questa scoperta potrà salvare vite umane?



Sapete cosa sono le metastasi? Nient’altro che tumori secondari. In poche parole, sono delle cellule tumorali che abbandonano la loro “base” e vanno a colonizzare altre parti più distanti all’interno dell’organismo. In che modo? Usano diversi percorsi, come ad esempio il sangue, ma devono avere la capacità di sfondare le protezioni delle pareti dei vasi. Intanto scoprite l’hard disk molecolare del Mit!

NUOVO STUDIO SUL FUNZIONAMENTO DELLE CELLULE TUMORALI

Questo recente studio che è stato pubblicato sulla rivista “Nature” svela il funzionamento di queste cellule tumorali. In base alla ricerca, capeggiata da Stefan Offermanns della Goethe University Frankfurt, queste cellule sarebbero in grado di fuoriuscire dai vasi sanguigni e creare delle metastasi. È come se bucassero i vasi, creando delle vie di uscita, andando ad eliminare immediatamente le cellule che compongono tali vasi. Sono in grado di farlo grazie ad una sorta di “appiglio”, presente all’interno delle cellule dei vasi sanguigni.

TUTTO DIPENDE DALLA MOLECOLA DR6



Questo appiglio non è altro che una particolare molecola ben conosciuta. Si chiama Death Receptor 6 (DR6) e si trova sulla superficie delle cellule endoteliali che ricoprono i vasi del sangue. Le cellule tumorali riescono ad individuare senza problemi questa molecola mediante una particolare proteina. Dopo il riconoscimento, inizia un processo che va a colpire ed eliminare definitivamente la cellule endoteliale. Dopo aver sfondato la protezione, quindi, le cellule tumorali riescono a percorrere la “via di uscita” tramite le cellule eliminate. In alternativa possono sfruttare gli spazi lasciati dalle cellule vascolari che sono state rese molto più deboli dall’intera situazione.

CHISSÀ SE IN FUTURO IL BLOCCO DI DR6 POTRÀ SALVARE VITE UMANE

Negli esperimenti sui topi, modificati geneticamente in maniera tale che DR6 sia disattivato, ci sono state meno metastasi e meno cellule morte. Ovviamente, l’obiettivo è quello di bloccare la formazione delle metastasi per salvare vite umane. Le persone colpite da un cancro potrebbe sopravvivere grazie alla disattivazione di DR6, ma bisogna dimostrare come tale azione non comporti delle controindicazioni.



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