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iOS 16, in arrivo il supporto alle carte virtuali in Safari per lo shopping online

La beta 3 di iOS 16 suggerisce l’arrivo del supporto per le carte virtuali in Safari per lo shopping online.

Nel codice interno di iOS 16 beta 3, rilasciato mercoledì per i soli sviluppatori, Apple ha lavorato a un nuovo sistema per integrare le carte virtuali con il browser Safari al fine di migliorare la sicurezza durante gli acquisti online. Apple Pay fornisce già un numero sicuro per ogni transazione, ma questa nuova funzionalità entra in azione sui siti Web in cui Apple Pay non è accettato.

Alcune banche e fornitori di carte offrono la possibilità di creare delle carte virtuali come opzione per generare un numero alternativo per la tua carta di credito o di debito. In questo modo, se i dati della tua carta vengono esposti, puoi semplicemente cancellare la carta virtuale senza dover chiedere alla tua banca una nuova carta. Alcune banche offrono anche la possibilità di generare una carta virtuale monouso.

Al momento non è chiaro se la funzionalità sarà disponibile per tutti o se richiederà l’adozione da parte di banche e fornitori di carte. Non ci resta che attendere il rilascio della versione finale di iOS 16, che avverrà in autunno, per saperne di più.

Fonte: iPhone Italia

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Napster prepara il ritorno con criptovalute e NFT

Napster, azienda che un tempo era sinonimo di file-sharing, è divenuta nel corso del tempo una piattaforma che offre un servizio legalizzato a pagamento, e ora vuole rilanciare l’attività intorno alle criptovalute e i token non fungibili (NFT).

Con la riorganizzazione della nuova entità, Napster Innovation Foundation prevede l’emissione di token $NAPSTER utilizzando il protocollo di blockchain Algorand per snellire le funzionalità esistenti, nonché sbloccare nuove opzioni per la creazione di valore nel contesto della musica in streaming.

“Stiamo entrando nell’era dello streaming a valore aggiunto della musica, che costituisce uno dei pochi settori commerciali di crescita e in cui l’adozione della tecnologia blockchain ha immediatamente senso per tutti”, spiega Emmy Lovell, amministratrice delegata a interim di Napster. “Si tratta di una tecnologia su cui i creatori di musica, gli ascoltatori e i titolari di proprietà intellettuale fanno già grande affidamento. Il Web3 offre un’opportunità per approfondire, estendere e migliorare l’ecosistema musicale”.

“Napster è un’impresa solida e autosufficiente, nonché un marchio iconico”, ha dichiarato Matt Zhang, fondatore e amministratore delegato di Hivemind, società amministratrice del consorzio che ha acquisito Napster. “Il nostro investimento nell’azienda rispecchia una visione a lungo termine e molto più ampia rispetto all’ambiente di contrattazione a breve termine degli asset crypto. Al contrario, intravediamo un’ottima opportunità per creare valore di lunga durata, applicando la programmazione Web3 a un’attività esistente abilitata dalla tecnologia.”

La mossa di Napster è simile a quella di LimeWire (altro noto programma di file sharing noto a chi ha vissuto le evoluzioni del mondo online all’inizio del millennio), che ha annunciato il ritorno con iniziative che ruotano intorno al mondo degli NFT, distribuendo con la tecnologia dei Non-Fungible Token contenuti come brani inediti, demo mai pubblicati, artwork, versioni dal vivo di brani e materiale registrato nel backstage.

Avvalendosi della tecnologia peer-to-peer, introdotta all’epoca da Napster e oggi utilizzata nella blockchain, l’incarnazione iniziale di Napster aveva portato alla creazione di un nuovo metodo per la distribuzione della musica. Negli anni successivi l’attività è evoluta in un servizio di streaming musicale in abbonamento pienamente legale. Ora Napster ritorna in qualche modo alle origini, lanciando un ecosistema decentrato incentrato sulla musica a tutto vantaggio dei fan, dei creatori di musica e dei titolari di diritti.

Fonte: macitynet.it 

iPhone 14 Pro: Always On Display con i nuovi widget di iOS 16

Nell’ultima edizione della sua newsletter Power On per Bloomberg, Mark Gurman ha affermato che la funzione Always On Display in arrivo su iPhone 14 Pro includerà il supporto per i nuovi widget del Blocca schermo di iOS 16.

L’Always On Display sarà probabilmente anche in grado di mostrare l’ora, la data e l’indicatore delle notifiche non lette. In linea con l’Apple Watch, che possiede una modalità di visualizzazione simile dal Series 5, è probabile che Apple dia agli utenti la possibilità di abilitare o disabilitare tale modalità tramite l’app Impostazioni.

Come accennato da Gurman, la modalità Always On Display dell’iPhone 14 Pro dovrebbe preservare la durata della batteria con una combinazione di luminosità bassa e una bassa frequenza di aggiornamento. Introdotto sui modelli iPhone 13 Pro, ProMotion consente al display di scendere fino a 10 Hz quando è inattivo. L’analista del settore dei display Ross Young prevede che i modelli di iPhone 14 Pro saranno probabilmente in grado di scendere fino a 1 Hz come l’Apple Watch.

Questa novità, però, sarà disponibile solo per i modelli Pro e Pro Max. Al momento non è chiaro se arriverà anche sui precedenti iPhone 13 Pro.

Fonte: iPhone Italia

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Belkin Custodia per AirTag con Laccetto al minimo storico

AirTag è impagabile perché permette di ritrovare valigie, oggetti personali e perfino animali domestici; ma è talmente minimalista che non include né laccetti né anelli. Dunque è fondamentale acquistarne uno a parte, adatto allo scopo che ci prefiggiamo. E il mercato in questo non delude: esistono porta-AirTag per tutti i gusti e tutte le necessità, perfino sotto forma di collare per cani e gatti e ci si può stampare in 3D quelli per bicicletta.

Il Belkin Custodia per AirTag con Laccetto tuttavia è perfetto per una quantità di usi ibridi, dallo zaino al portachiavi. Insomma va bene un po’ per tutto, grazie al design twist-and-lock che mantiene l’AirTag saldo all’interno della fondina.

In più include bordi rialzati del guscio per proteggere AirTag dai graffi mantenendo al contempo visibili le incisioni. Il marchio è uno dei migliori del mercato, dunque l’affidabilità è elevata.

Fonte: Melablog

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Rainpoint, controlli l’irrigazione da smartphone (e risparmi acqua)

Ora che l’estate è arrivata e abbiamo già invidiabili temperature da 38 gradi all’ombra, le piante hanno bisogno di una generosa innaffiata almeno una volta al giorno (le ortensie pure 2). E siccome abbiamo una vita, al di fuori delle piante, ecco un modo semplice per programmare e gestire l’irrigazione automatica via smartphone, risparmiando acqua grazie alle funzioni smart e di previsione meteo.

Il prodotto del giorno è il RainPoint Timer di Irrigazione da giardino; impermeabile e automatico, funziona a batteria e si connette al WiFi tramite l’hub aggiuntivo. E costa solo 66€ su Amazon.

La caratteristica più interessante di questo irrigatore smart gestibile da iPhone è il meteo incorporato che chiude il rubinetto se è prevista pioggia. Ciò consente di risparmiare importanti quantità d’acqua, perché il terreno viene irrorato solo se c’è effettiva necessità.

RainPoint include 3 programmi d’irrigazione con orari e frequenze diverse, ed è on grado di risparmiare fino al 50% sull’uso dell’acqua all’aperto grazie alle sue tecnologie di previsioni meteorologiche e di statistiche dei consumi.

La caratteristica che lo rende unico, rispetto alla concorrenza, è la gestione condivisa in famiglia. Il dispositivo si connette al WiFi (2.4G), monitora e controlla il sistema di irrigazione ovunque da dispositivi Android(5.0+) e iOS(8.3+). Facile da installare, si monta o sostituisce in pochi minuti. Il fatto che funzioni a batteria lo rende davvero installabile ovunque.

Infine, l’hub può gestire fino a 4 irrigatori entro un raggio di 50 metri.

Fonte: Melablog

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