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Il nuovo router Google WiFi arriva in Italia

L’edizione 2020 di Google WiFi è arrivata in Italia. Il router, inizialmente disponibile soltanto negli Stati Uniti, ora viene venduto anche in Canada e in quindici paesi europei: nello specifico si può comprare, come detto, nel nostro paese e in Austria, Belgio, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Irlanda, Norvegia, Paesi Bassi, Portogallo, Regno Unito, Spagna, Svezia e Svizzera.

Il primo modello, prodotto nel 2016, si compra anche da noi a partire da giugno 2018, mentre la nuova edizione è stata lanciata sul mercato nel 2020 ed è stata introdotto nel nostro mercato da pochi giorni. Le differenze sono minime: il logo “G” di Google in alto adesso è inciso anziché stampato e invece di essere alimentato da una presa USB-C, c’è una più comune porta jack. Questo permette all’azienda di rendere il prezzo per il cliente un po’ più abbordabile: per il Google WiFi 2020 si parla di 99,99 euro in Italia, come dicevamo leggermente meno della precedente edizione, che veniva commercializzata a 139 euro.

Google, lo ricordiamo, lo scorso anno ha lanciato anche il Nest WiFi proprio per sostituire il Google WiFi 2016. Sebbene si tratti di due linee di prodotti ben distinte, entrambi hanno molto più in comune di quanto si possa pensare: per esempio, offrono le stesse funzionalità software, tra cui ad esempio l’integrazione con Assistente Google e con le altre app e servizi della società.

Sono invece diversi dal punto di cista hardware: Google WiFi ha una copertura di circa 85 metri quadrati con il segnale AC1200 mentre la copertura del Nest WiFi è di circa 120 metri quadrati con il segnale AC2200, il che significa che in condizioni di segnale “perfette” il primo offre una velocità di 1.200 Mbps mentre il modello Nest viaggia a 2.200 Mbps.

Inoltre i dispositivi Nest WiFi possono funzionare anche come altoparlanti intelligenti con Assistente Google, perciò chi è interessato a questa funzione, a fronte di un costo unitario maggiore (il Nest WiFi costa 139 euro) può beneficiarne senza dover acquistare speaker Smart aggiuntivi. Dalla sua parte Google WiFi ha però una presa Ethernet che manca sui modelli di Nest, che può quindi essere utile per chi ha bisogno di collegarsi a internet via cavo.

Quel che più è importante però è che entrambi sono compatibili tra loro, quindi si può anche creare una rete mesh utilizzando i dispositivi di entrambe le linee in modo da adattare le funzioni dei singoli in base alle necessità che si hanno per ogni stanza in cui si va ad installare ciascun dispositivo.

Fonte: macitynet.it

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iPhone 13: conferma per LiDAR e memoria fino a 1TB

La nuova linea di iPhone di quest’anno sarà ricca di belle novità; cosette come il display sempre attivo con ProMotion a 120Hz, fotocamera migliorata con funzionalità di astrofotografia, MagSafe più robusto e una nuova finitura opaca sul retro. In più, contrariamente a tutti i pronostici, pare che sarà disponibile anche in versione mini e, indovinate un po’? È confermato il taglio di memoria da 1TB e LiDAR su tutte le versioni. Questa scelta tecnica tuttavia porterà inevitabilmente ad un aumento dello spessore del telefono, e dell’ampiezza del modulo fotocamera.

iPhone 13: Feature Attese

Lo ha rivelato una fonte tra le più affidabili del settore, lo youtuber Max Weinbach, secondo cui iPhone 13  includerà le seguenti innovazioni rispetto alla precedente generazione:

  • Display Always-on: Lo schermo di iPhone 13 resterà sempre attivo per mostrare orario, notifiche e informazioni utili. È una tecnologia molto simile a quella implementata a partire da Apple Watch Series 5. È dal lancio di iPhone X che si parla di questa possibilità, per la semplice ragione che nei display OLED -a differenza di LCD- solo i pixel effettivamente accesi consumano energia, e ciò permette di mostrare alcune informazioni a schermo senza impattare eccessivamente sulla batteria. Su iPhone 13, questa speciale schermata somiglierà ad una “schermata Home light” e quando un utente riceve una notifica, quest’ultima “comparirà normalmente ma senza illuminare tutto lo schermo”; piuttosto, “verrà mostrata esattamente come in precedenza, ma solo temporaneamente e con luminosità inferiore.”
  • ProMotion 120 Hz: Il display godrà di un livello di refresh che arriverà fino a 120 Hz, nel caso di contenuti molto dinamici, come su iPad Pro. Il risultato è un video estremamente fluido e gradevole.
  • Presa Migliorata: La speciale finitura della scocca posteriore renderà ancora più salda la presa del telefono. Peccato che quasi nessuno se ne accorgerà perché tutti usiamo cover.
  • MagSafe 2: La funzionalità che consente di collegare accessori e pad di ricarica diventerà più salda grazie all’impiego di magneti più potenti. Questa tuttavia è una delle ragioni per cui iPhone 13 sarà più spesso dei predecessori.
  • Astrofotografia: L’altra ragione per l’aumento di spessore è da ricercare nell’impiego di sofisticate tecnologie fotografiche che permetteranno riprendere il cielo notturno con una chiarezza e un livello di dettagli mai visto prima su iPhone. Basterà puntare la volta celeste nottetempo, e il telefono entrerà automaticamente in modalità Astrofotografia.
  • Modalità Ritratto nei Video: Fino ad oggi, la che  Modalità Ritratto era una speciale modalità di scatto che permetteva di creare selfie con bei colori, un sottile effetto bellezza e un bell’effetto bokeh (sfondo sfocato). Con iPhone 13 la feature sarà estesa anche ai video.

Fonte: Melablog

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Apple Watch: causa perché non consente a terze parti analisi del ritmo cardiaco

AliveCor, azienda specializzata in dispositivi medici (nota, tra le altre cose, per il cinturino KardiaBand), nel dicembre 2020 ha intentato una causa contro Apple affermando che la funzionalità ECG di Apple Watch con la quale è possibile ottenere un elettrocardiogramma, registrando la frequenza e l’intensità dei segnali elettrici che producono il battito cardiaco, viola brevetti dei quali è titolare.

AliveCor ha ora presentato una causa antitrust contro Apple, accusando la Casa di Cupertino di “comportamento monopolistico”. A suo dire, la decisione di Apple di escludere terze parti dalla possibilità di effettuare analisi della frequenza cardiaca con l’Apple Watch avrebbe danneggiato la loro azienda, con conseguenze per pazienti e utenti.

AliveCor ha creato l’app SmartRhythm per il cinturino KardiaBand sfruttando dati che tengono conto di algoritmi della frequenza cardiaca misurata dall’Apple Watch per determinare alterazioni del ritmo cardiaco, suggerendo alle persone di tracciare un ECG con una loro’app dedicata.

Il cinturino KardiaBand è stato approvato dalla Food and Drug Administration (FDA) statunitense nel 2017 e nel 2018 Apple ha presentato l’Apple Watch Series 4 con integrate le funzionalità ECG e notifiche che misurano il tono cardiovascolare a riposo e durante varie attività.

Secondo AliveCor, Apple ha notato il successo di KardiaBand e modificato la funzionalità di watchOS per “sabotare” il KardiaBand e “monopolizzare il mercato per l’analisi della frequenza cardiaca su Apple Watch”.

AliveCor riferisce che inizialmente Apple ha approvato l’app SmartRhythm su App Store, ma successivamente avrebbe riferito di violazioni delle linee guida del negozio digitale. AliveCor riferisce che ha dovuto più volte riadattare SmartRhythm per adeguarsi alle regole imposte da Apple e che quest’ultima avrebbe “apportato modifiche all’algoritmo che misura la frequenza cardiaca di watchOS” per impedire il funzionamento di SmartRhythm e altre app concorrenti. A detta di AliveCor, Apple avrebbe modificato l’algoritmo che legge la frequenza cardiaca da watchOS 5 per impedire ad app di terze parti di identificare eventi con battito cardiaco irregolare.

Fonte: Macitynet.it

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Apple sta lavorando a un nuovo telecomando Remote per Apple TV

La nuova Apple TV che dovrebbe essere lanciata entro fine anno avrà anche un telecomando Remote totalmente rinnovato.

La Apple TV 2021 integrerà un nuovo processore in grado di gestire senza problemi i giochi Apple Arcade, ma tra le altre novità dovrebbe esseri anche un nuovo telecomando Remote.

Secondo quanto riportato da 9to5mac, l’azienda sta sviluppando un nuovo telecomando ‌Apple TV‌ con il nome in codice “B519”, che differisce dall’attuale Remote “B439”. Non vengono fornite specifiche su cosa aspettarsi dal nuovo telecomando, ma la fonte afferma che i cambiamenti saranno significativi. È probabile che il nuovo Apple TV Remote si concentrerà meno su Siri (supporto mai arrivato in Italia) e sarà progettato attorno a una navigazione di contenuti più tradizionale.

L’ultima volta che Apple ha aggiornato il telecomando Remote è stato nel 2017 con la ‌Apple TV‌ 4K, quando la società ha aggiunto un bordo bianco attorno al pulsante Menu. Tuttavia, il telecomando è rimasto invariato da allora, malgrado il suo design troppo sottile e la mancanza di pulsanti di navigazione fisici continuano a dividere gli utenti.

Fonte: iPhone Italia

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Apple brevetta una tastiera smart con livelli di pressione personalizzabili

Dal Patent & Trademark Office statunitense si apprende l’esistenza di un brevetto di Apple che fa riferimento a una potenziale futura tastiera smart che l’utente è in grado di impostare in vari modi, tenendo conto di fattori come forza, sensibilità tattile, feedback sonoro e così via.

Il brevetto è stato scovato dal sito PatentlyApple ed evidenzia la possibilità di avere preset con personalizzazioni che consentono di controllare vari aspetti legato al feedback dei tasti. È possibile impostare differenti livelli di resistenza per quando si scrive o si gioca, un brevetto molto profondo che prevede decine di scenari e funzionalità.

Nel brevetto Apple fa notare che molti produttori offrono accessori che cercano di essere comodi ed efficaci per un’ampia gamma di utenti finali, ma molte tastiere e dispositivi di interfaccia nell’uso sono sostanzialmente statici in quanto a feeling e suoni. Utenti e terze parti non possono personalizzare questi fattori e quella che può essere una sensazione di feedback piacevole per un utente, potrebbe non esserla per un altro, sentendo come inadeguata (es. troppo rumorosa, rigida o morbida) la tastiera usata.

In alcune modalità di implementazione, Apple ha previsto impostazioni che modificano i suoni riprodotti dai tasti, con click e rumori che si presentano alla pressione dei tasti in determinati punti, ma sono previsti suoni e altri feedback che tengono conto della rigidezza dei tasti e altri elementi, tutti personalizzabili dall’utente, anche in base all’attività svolta (es. con meccanismi e rumori diversi quando si scrive un documento e quando si compiono altre attività).

Sono previsti controller e sensori con i quali è possibile individuare la pressione di determinati tasti e vari meccanismi che consentono di controllare e modificare la modalità di digitazione, rallentando o velocizzando la pressione.

Un diverso brevetto di Apple recentemente individuato fa riferimento a tasti in vetro realizzati con un particolare retroilluminzione colorato, un sistema che permetterebbe di ottenere tasti più duraturi e potenzialmente sfruttabili anche come mini display.

Fonte: Macitynet.it

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