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Niente più obbligo di mascherina per i dipendenti Apple

Dall’inizio della pandemia di COVID-19, Apple ha imposto l’obbligo di utilizzo della mascherina per i dipendenti aziendali e il personale che di dedica alla vendita al dettaglio.

Sebbene da allora questo obbligo sia stato rivisto più volte, ci sono ancora alcuni luoghi in cui i dipendenti Apple devono indossare una mascherina. Ora l’azienda sta abbandonando questo obbligo “nella maggior parte dei luoghi” per i dipendenti aziendali.

In una nota interna ottenuta da The Verge, lunedì il COVID-19 Response Team di Apple ha dichiarato ai dipendenti aziendali che l’azienda sta aggiornando i suoi protocolli di salute e sicurezza “alla luce delle circostanze attuali”. Apple conferma nella nota che i dipendenti aziendali non devono più indossare una mascherina a meno che le autorità sanitarie locali non lo richiedano ancora.

L’azienda riconosce anche che “le circostanze personali di ognuno sono diverse”. Per questo motivo chiede ai dipendenti di non esitare a continuare a indossare una mascherina, se lo preferiscono. Nella stessa e-mail, Apple afferma anche che i dipendenti devono rispettare le decisioni di ciascun dipendente di indossare o meno una mascherina.

Lo scorso 11 aprile, i dipendenti aziendali di Apple hanno iniziato a tornare al lavoro in ufficio dopo due anni di lavoro a distanza a causa della pandemia di COVID-19. I dipendenti dovevano lavorare in ufficio un giorno alla settimana. A partire dal 4 maggio, questo requisito è stato aumentato a due giorni alla settimana.

Fonte: iPhone Italia

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Amazon Prime: aumenta il costo dell’abbonamento in Italia

Se sei un abbonato ad Amazon Prime, allora dovresti controllare la tua email. Il gigante di Seattle sta infatti informando i suoi utenti di una importante novità che entrerà in vigore il 15 settembre 2022. Il costo dell’abbonamento aumenterà per tutti nello stivale: la quota mensile passerà da 3,99 euro a 4,99 euro, quella annuale da 36 euro a 49,90 euro. L’aumento interesserà anche l’abbonamento Prime Student: al mese costerà 2,49 euro (da 1,99 euro), all’anno invece 24,95 euro (da 18 euro).

Come detto, l’aumento scatterà a settembre e sarà applicato a partire dal primo rinnovo utile. Facciamo qualche esempio: se il tuo ultimo rinnovo risale al 10 giugno 2022, i 14 euro in più sulla sottoscrizione annuale li pagherai a partire dal 10 giugno 2023; se invece il rinnovo è previsto dopo il 15 settembre, allora pagherai 49,90 euro. Per controllare lo stato del tuo abbonamento e la data del rinnovo, vai su Amazon.it e recati in Il mio account > Iscrizione Prime > Gestisci iscrizione. Puoi farlo anche tramite l’app per smartphone e tablet.

Se invece stai pensando di sottoscrivere per la prima volta l’abbonamento (o di attivarlo nuovamente dopo un periodo di pausa), allora questo è il momento giusto per farlo: meglio anticiparsi, il 15 settembre non è poi così lontano.

Fonte: Melablog

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Netflix fa pagare la condivisione degli account in America latina

Agli utenti di cinque nazioni in America latina Netflix sta chiedendo il pagamento della condivisione degli account se vogliono usare i loro abbonamenti in più abitazioni, un test con il quale l’azienda spera di generare entrate supplementari.

Bloomberg riferisce dell’esperimento di Netflix in Argentina, El Salvador, Guatemala, Honduras e Repubblica Dominicana, nazioni dove sta facendo pagare la condivisione degli account con persone diverse dal proprio nucleo familiare, un tentativo per cercare di limitare il fenomeno della condivisione di account e password, una pratica che secondo l’azienda specializzata nella distribuzione di film e serie TV è la causa principale della perdita di abbonati al servizio di streaming.

Il costo aggiuntivo è di circa 1 euro e 70 in Argentina e di circa 3 euro negli altri paesi, previsto se l’account viene usato in un luogo diverso da quello indicato come principale per più di due settimane.

L’azienda riferisce che la novità non inciderà l’uso di Netflix da dispositivi mobili quali smartphone, tablet o computer portatili, né pregiudicherà il servizio per gli utenti che si trovano in vacanza.

Fonte: macitynet.it

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Apple sforna 49 brevetti per realtà virtuale, aumentata e mista

Se vi fossero ancora dubbi sul fatto che Apple stia preparando un suo visore VR – AR e in generale per la realtà mista (suo punto di forza secondo Ming-Chi Kuo), nuove confermano arrivano da ulteriori brevetti registrati dalla multinazionale di Cupertino nei quali si parla di “metodi e dispositivo per combinare immagini reali e virtuali”.

Nel primo brevetto scovato dal sito AppleWorld.Today, Apple spiega che nelle esperienze di Realtà Aumentata gli oggetti virtuali vengono mostrati con una rappresentazione che tiene conto del fatto che l’utente è presente; nelle esperienze di realtà mista, una scena è presentata includendo immagini di oggetti reali nella scena nel quale l’utente è presente. Il brevetto mostra la possibilità di combinare immagini reali e virtuali con frame rate elevati, risolvendo complesse sfide legate a problematiche computazionali.

Nel documento si evidenzia una delle implementazioni previste, con una tecnica che consente di ottenere da un determinato pixel un valore reale e uno virtuale, e gestire canali alfa tenendo conto del corretto grado di trasparenza/opacità per le immagini reali e virtuali.

In un diverso brevetto, Apple ha previsto un sistema per il rendering dell’audio spaziale in base all’orientamento di testa e busto dell’utente, un meccanismo che sembra essere pensato per l’uso con cuffie e visori per la Realtà Mista.

Fonte:macitynet.it

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AirTag: seconda generazione in arrivo

Era partito un po’ in sordina, con un’interesse tutto sommato contenuto da parte degli utenti. Ma AirTag piace sempre di più, e l’aumento delle vendite convincerà Apple a svilupparne una seconda generazione. Ecco cosa dicono gli esperti.

Ming-Chi Kuo, uno degli analisti più informati sul mondo Apple, non ha dubbi. I portachiavi smart di Cupertino diventano sempre più popolari.

Siamo passati dai 20 milioni di unità consegnate nel 2021 ai 35 milioni del 2022. “Se le consegne di AirTag continueranno a crescere, ritengo che Apple svilupperà la seconda generazione” scrive Kuo in un recente tweet.

Chiaramente, questo non ci dice nulla né sulle tempistiche di lancio, né soprattutto su eventuali nuove feature. Probabilmente, azzardiamo, si potrebbe migliorare le funzionalità esistenti. Qualcosa tipo:

  • Un emettitore di suono più potente
  • Più autonomia
  • Sensori di movimento per applicazioni AR/VR
  • Esperienze proximity-based in ambito commerciale
  • Batteria integrata ricaricabile al posto della CR2032 usa e getta (ci sarebbe

 

Fonte: Melablog 

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