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Apple attiverà sistemi di pagamento alternativi su App Store in Corea del Sud

Apple consentirà agli sviluppatori App Store di offrire sistemi di pagamento alternativi in ​​Corea del Sud dopo che il governo ha approvato una legge che vieta agli operatori degli app store di obbligare gli sviluppatori a utilizzare i propri sistemi di acquisto in-app.

Apple prevede ancora di addebitare una commissione ridotta sugli acquisti effettuati tramite sistemi di pagamento alternativi, secondo i piani che la società ha presentato alla Korea Communications Commission. Apple non ha indicato quando la nuova politica entrerà in vigore o quale sarà la sua struttura delle commissioni per i pagamenti alternativi.

“Non vediamo l’ora di lavorare con il KCC e la nostra comunità di sviluppatori su una soluzione a vantaggio dei nostri utenti coreani”, ha affermato Apple in una dichiarazione condivisa con The Korea Herald. “Apple ha un grande rispetto per le leggi della Corea e una lunga storia di collaborazione con i talentuosi sviluppatori di app del Paese. Il nostro lavoro sarà sempre guidato dal mantenere l’App Store un luogo sicuro e affidabile in cui i nostri utenti possono scaricare le app che amano“.

A novembre, anche Google ha annunciato che avrebbe consentito agli sviluppatori di offrire sistemi di pagamento in-app alternativi nel suo Play Store in Corea del Sud, aggiungendo che avrebbe ridotto di quattro punti percentuali la sua tariffa per i sistemi di pagamento alternativi.

Fonte: iPhone Italia

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Da Apple e altri big IT memoriale nell’appello che mira alla tutela dei “Dreamers”

Apple e altre aziende del mondo IT hanno presentato una memoria legale a supporto del DACA (Deferred Action for Childhood Arrivals), contro l’abolizione del programma di cui beneficiano centinaia di migliaia di persone (i cosiddetti “Dreamers”) arrivate negli Usa da bambini, programma che alcuni Stati vorrebbero regolamentare con una diversa legislazione.

Il memoriale come amicus curiae da parte delle aziende IT è stato presentato mercoledì 15 dicembre presso la Corte d’Appello del Quinto Distretto, siglato non solo da Apple ma anche da Meta, Amazon, Microsoft, Google, Intel, Block, Best Buy e Cisco.

“I destinatari del DACA hanno contribuito a guidare e sostenere l’economia americana creando nuove attività, spendendo i loro redditi su prodotti e servizi americani, e pagando le tasse”, si legge nel documento. E ancora: “I destinatari del DACA hanno svolto un ruolo particolarmente importante come lavoratori in prima linea in risposta alla pandemia del COVID-19. Oggi, mentre l’economia americana tenta di riprendersi dalla pandemia che continua a compromettere la crescita economica in modo imprevedibile – comprese problematiche quali la carenza di lavoratori per coprire milioni di posti vacanti – il contributo dei Dreamers è più importante che mai”.

A luglio di quest’anno il Dipartimento di Giustizia aveva deciso di fare appello contro la decisione di un tribunale di Houston che aveva ‘chiuso’ il Daca ai nuovi candidati, indicando il programma in questione come incostituzionale; Biden aveva chiesto al Congresso di intervenire per ripristinare completamente il programma.

Nell’amicus brief (un termine giuridico che indica un’azienda o qualcuno che non sia parte in causa che offre volontariamente informazioni al tribunale su un aspetto della legge o su altre parti del caso, per aiutare la corte a decidere) si afferma che eliminare il DACA comporterebbe un grave danno per le aziende americane, per i lavoratori e l’economia americana in generale, evidenziando la perdita di 1700 posti di lavoro al giorno con l’abolizione del programma.

A gennaio di quest’anno il CEO di Apple, Tim Cook, aveva lodato la scelta di Joe Biden in difesa del DACA, e in una lettera a nome del Business Roundtable (un think tank di 200 CEO nordamericani) aveva scritto: “Per le nostre aziende, i Dreamers sono membri preziosi nella nostra squadra. Sono giovani che rappresentano il meglio del nostro paese, un posto dove gli individui, in tutta la nostra diversità, possono unirsi per realizzare il sogno americano e creare un futuro migliore per la prossima generazione”. E ancora: Riconoscono l’America come casa e meritano la possibilità di perseguire le stesse possibilità che questa nazione ha a lungo incoraggiato”.

Fonte: macitynet.it

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iPhone pieghevole: Display 8″ e lancio rimandato al 2024

Sul Web ha fatto capolino uno concept di iPhone pieghevole che per un istante ci aveva quasi convinti. Poi ci siamo ricordati i flop di Samsung.

Secondo Ming-Chi Kuo, Apple ha intenzione di lanciare un iPhone pieghevole entro un paio d’anni; un altro analista, Ross Young, afferma invece che non arriverà prima del 2024. In ogni caso, avrà un display OLED QHD+ flessibile da 8 pollici e diventerà un’icona di tecnologia.

Sul fatto che a Cupertino si faccia ricerca su un iPhone pieghevole non esistono dubbi. Già lo scorso settembre, Samsung e LG avevano entrambe fornito ad Apple dei prototipi di pannello pieghevole da implementare su un iPhone di nuova generazione.

“In base ai sondaggi condotti nell’industria”, spiega Kuo in una nota agli investitori, “ipotizziamo che Apple lancerà probabilmente un iPhone pieghevole da 8 pollici con display QHD+ OLED flessibile nel 2023. […] Sulla base dei piani di capacità richiesti da Apple, prevediamo che le consegne di iPhone pieghevole raggiungeranno i 15-20 milioni di unità nel 2023.”

A suo dire, questo tipo di dispositivi rappresenterà quasi uno status symbol e fornirà accelerazione al prossimo “ciclo di acquisto dei modelli premium”. E non solo; per come stanno andando le cose, prevede perfino che Apple si piazzerà come vincitrice indiscussa nel reame dei dispositivi pieghevoli:

E come riuscirà Apple far mangiare la polvere agli avversari? Lanciando qualcosa di realmente innovativo, studiato per superare tutte le lacune e i difetti dei dispositivi odierni. Il display di iPhone Fold adotterà infatti una soluzione touch basata su nanoparticelle d’argento che consegnerà a Cupertino un notevole “vantaggio competitivo sul lungo termine.” Questa tecnologia infatti permetterà di supportare linee di piegatura multipla (contro la singola linea di piegatura di tutti i dispositivi esistenti). Un dispositivo simile potrebbe arrivare nel 2023, con un display incluslo tra 7.5 e 8 pollici.

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Tre ingegneri del progetto Apple Car hanno lasciato l’azienda

Mentre Apple è nel pieno dello sviluppo del suo primo veicolo completamente autonomo, continua a perdere personaggi chiave che stanno lavorando al progetto.

Come riporta Bloomberg, nelle ultime settimane tre importanti ingegneri che lavoravano sulla Apple Car hanno lasciato l’azienda.

Nello specifico, l’ingegnere capo di Apple per i sistemi radar, Eric Rogers, ha deciso di lasciare l’azienda per passare in Joby Aviation, una società che lavora sul ridesharing di aerei elettrici. Alex Clarabut, un responsabile tecnico per il team della batteria, e Stephen Spiteri, un responsabile dell’ingegneria hardware, sono entrati entrambi in Archer Aviation, una società che sta sviluppando un aerotaxi.

All’inizio di questo mese, anche il direttore tecnico di Apple Car, Michael Schwekutsch, ha lasciato Apple per Archer Aviation e, a settembre, Doug Field, responsabile del progetto “Apple Car”, ha lasciato Apple per Ford dopo tre anni a capo dello sviluppo dell’auto.

Bloomberg conferma che Apple ha perso sei membri del team di gestione del progetto nel solo 2021, ma ha anche effettuato importanti assunzioni come Ulrich Kranz, ex CEO della startup di guida autonoma Canoo, e CJ Moore, che ha lavorato in Tesla e ha un’elevata competenza nel software per la guida autonoma.

Fonte: iPhone Italia

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Il primo visore Apple punta a giochi, media e comunicazioni

Finora sono emerse quasi esclusivamente indicazioni sulle specifiche hardware attese: ora Mark Gurman indica anche quali saranno le applicazioni principali sulle quali Apple punta per il suo primo visore di realtà aumentata e virtuale, tra le quali spiccano giochi, media e comunicazioni.

Il giornalista statunitense, sempre ben informato sui piani interni della multinazionale di Cupertino, rileva la presenza di più processori, una ventola di raffreddamento e di schermi in altissima risoluzione, oltre che di un App Store dedicato. Tutte specifiche e caratteristiche che renderanno il primo visore Apple un dispositivo perfetto per i videogiochi, tanto che Apple lo presenterà e posizionerà come un dispositivo da «Sogno per gli sviluppatori di giochi».

Il riferimento a un dispositivo da sogno è dovuto al prezzo elevato: secondo una anticipazione di inizio anno il primo visore Apple costerà circa 3.000 dollari. In ogni caso i videogiochi non saranno l’unica killer Application che spingerà l’adozione e l’acquisto. Secondo Gurman Apple collaborerà con partner esterni per creare contenuti che possono essere visti in realtà aumentata e virtuale, quindi sarà un dispositivo che permetterà agli utenti di vedere e consumare media.

Infine il terzo campo di impiego principale sarà quello delle comunicazioni, con animoji e una esperienza stile FaceTime in realtà aumentata o virtualeche potrebbe diventare lo Zoom della nuova era. Secondo le previsioni più attendibili Apple presenterà il suo primo visore di realtà aumentata e virtuale nel 2022: l’annuncio potrebbe avvenire durante la conferenza mondiale degli sviluppatori mentre la disponibilità è indicata entro fine 2022.

Ricordiamo che il primo visore Apple è atteso con un processore principale concapacità di calcolo paragonabile a un Mac, un processore secondario per la gestione dei sensori e di ben 15 moduli ottici, due schermi in risoluzione 4K, tracciamento oculare, connettività Wi-Fi 6E e altro ancora. Secondo Morgan Stanley l’ingresso di Apple in questo settore cambierà completamente il mercato.

Fonte: macitynet.it

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