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Pixelmator Pro 1.5.4 su Mac aumenta la risoluzione delle immagini

Gli sviluppatori di Pixelmator Team (qui la nostra intervista) hanno rilasciato Pixelmator Pro 1.5.4, importante aggiornamento del pluripremiato software Mac per l’editing e ritocco di immagini.

L’aggiornamento in questione integra la “ML Super Resolution”, funzionalità che sfrutta il machine learning per aumentare la risoluzione delle immagini sfruttando tecniche di apprendimento automatico definite “all’avanguardia”.

“Negli ultimi anni il Machine Learning si è rivelata la tecnologia più interessante nell’ambito dell’editing delle immagini e l’abbiamo sfruttata appieno con una serie di funzionalità specifiche”, riferisce Saulius Dailide, uno dei fondatori di Pixelmator Team. “Grazie alla nuova funzionalità ML Super Resolution, gli utenti possono incrementare la risoluzione di qualsiasi immagine con un click, mantenendo allo stesso tempo la qualità, operazione semplicemente impossibile senza il ricorso all’IA”.

“ML Super Resolution” è stata integrata sfruttando la tecnologia Core ML 3 e secondo gli sviluppatori è il primo tool di questo tipo disponibile per i consumatori. Sfruttando particolari tecniche di apprendimento automatico, la funzione consente di incrementare la risoluzione delle immagini – siano esse foto, illustrazioni, dipinti o disegni – pur conservando texture, bordure e altri dettagli. Altra peculiarità di questa funzione in fase di upscaling (‘incremento della risoluzione) è la rimozione di “intelligente” di rumore e artefatti frutto delle tecnologie di compressione delle immagini. La funzione può essere richiamata con un click, come algoritmo quando si modifica la dimensione dell’immagine o come algoritmo quando si ridimensiona un oggetto rispetto a un punto di riferimento (vale a dire il punto fisso delle trasformazioni).

La tecnologia alla base dell’upscaling di “ML Super Resolution” crea una rappresentazione dell’immagine con oltre 100 canali di profondità, individuando caratteristiche quali angoli, pattern, texture, gradienti e colori. I canali sono poi scalati separatamente e ricombinati in un’unica immagine. Tutto ciò avviene in pochi secondi sui Mac recenti; su dispositivi più vecchi potrebbe essere necessario anche più di un minuto. Le performance sono migliori sulle macchine con più GPU o eGPU AMD Navi.

Pixelmator Pro 1.5.4 migliora anche la funzionalità ML Denoise, camera noise e lo strumento per la rimozione degli artefatti. Gli sviluppatori affermano che ML Denoise è dalle 2 alle 4 volte migliore nei tempi di analisi e rimozione del rumore.

Pixelmator Pro 1.5.4 richiede macOS 10.13 o versioni seguenti, “pesa” 178,7 MB ed è in vendita a 43,99 euro sul Mac App Store.

Fonte: Macitynet.it

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Il decennio di iPhone, ha creato e distrutto industrie cambiando il mondo

Per diversi analisti e osservatori non ci sono dubbi: quello che va terminando è il decennio di iPhone, un periodo durante il quale lo smartphone si è trasformato da dispositivo per pochi nerd e appassionati a oggetto di consumo nelle mani di milioni, miliardi di persone.

All’inizio del decennio di iPhone Apple era un costruttore di computer con un fiorente business nei lettori MP3, ora è una delle multinazionali più grandi e ricche del pianeta. Con la crescita e la diffusione di iPhone diverse industrie storiche sono state quasi cancellate, mentre sono nati numerosi nuovi business e settori, uno per ogni funzione offerta da iPhone e dagli smartphone Android che hanno preso ispirazione dal rivoluzionario smartphone di Cupertino.

Nel primo trimestre del 2010 Apple ha venduto 8,7 milioni di iPhone: sono diventati 47 milioni nel primo trimestre del 2018. Secondo i dati di vendita ufficiali nel decennio di iPhone Apple ha venduto 1,4 miliardi di unità che si prevede arriveranno a quasi 1,6 miliardi includendo le vendite di quest’anno. iPhone è il primo dispositivo che gli utenti usano quando si svegliano e l’ultimo prima di dormire, così come è aumentato progressivamente il tempo in ore dedicato allo smartphone ogni giorno.

iPhone ha rivoluzionato i telefoni cellulari, Internet, ma anche le fotocamere, i navigatori GPS, le videocamere e molto altro ancora. L’esempio più lampante è costituito proprio dal mercato delle fotocamere compatte: ne sono state vendute 109 milioni nel 2010, sono diminuite fino a solamente 9 milioni nel 2018, ultimo anno per cui sono disponibili dati completi.

«Senza dubbio è il prodotto di tecnologia di consumo di maggiore impatto negli ultimi dieci anni» dichiara Gene Munster, storico analista che segue Apple e fondatore di Loup Ventures, riportato da CNBC. E ancora «Puoi esaminare ogni funzione del telefono e pensare alle società da miliardi di dollari che sono state create attorno a queste. Colpisce quasi ogni aspetto della nostra vita» conclude l’analista.

Gli esempi più eclatanti sono Uber e Lyft, insieme valgono oltre 60 miliardi di dollari. Ma si può continuare con Instagram e le fotografie, la pubblicità localizzata di Google Maps, gli acquisti online da smartphone, le consegne di cibo a domicilio, i video online da YouTube passando per Netflix, fino ad arrivare a NFC e la rivoluzione dei pagamenti digitali in attesa di quella delle banche.

Fonte: Macitynet.it

Apple, test genetico gratuito ai dipendenti

Tra i tanti benefit che la mela offre ai propri dipendenti ora ce n’è un nuovo: si tratta del test genetico gratuito che permette di scoprire la probabilità di sviluppare determinate malattie nella vita.

La novità è stata resa possibile grazie alla partnership tra AC Wellness, il servizio sanitario privato e indipendente di Apple, e Color Genomics, una società di tecnologia per la salute che fornisce assistenza sanitaria avanzata attraverso la genetica clinica. Per i dipendenti della mela, d’ora in avanti, l’accesso ai servizi è totalmente gratuito.

I test offerti, tuttavia, non sono analisi diagnostiche; in realtà, viene semplicemente analizzata la presenza di particolari mutazioni genetiche associate a determinate gravi malattie come cancro o problemi caridiovascolari. In altre parole, parliamo della predisposizione a sviluppare in seguito vere e proprie patologie.

Ma non è una condanna a morte: molto infatti dipende dai fattori ambientali e dalle nostre abitudini. I test genetici servono più che altro a capire come correggere lo stile di vita, in modo da assicurarsi una lunga e piacevole esistenza.

Per esempio, metà della popolazione italiana possiede la predisposizione genetica all’intolleranza al lattosio, ma poi solo una piccola porzione ne manifesta i sintomi; e tra l’altro, l’incidenza a livello percentuale varia significativamente a seconda delle zone, in base alla dieta prevalente e a molte altre caratteristiche (la malattia conclamata tende a svilupparsi più al Sud e nelle isole.)

Infine, anche chi è geneticamente protetto dall’intolleranza al lattosio può sviluppare la malattia in qualche stadio della vita, di solito per fortuna in modo transitorio.

La tecnologia che sta dietro a questi test è complessa ma non è costosa né fantascientifica. Anzi, oggi -Anno Domini 2019- perfino in Italia è possibile effettuare test genetici addirittura a domicilio, con un semplice tampone buccale che si ordina su Amazon.

Apple nei guai per le Mappe sulla Crimea: interviene la UE

Una dozzina di parlamentari dell’Unione Europea ha scritto una lettera ad Apple in cui la invita a rivedere le informazioni contenute nelle sue mappe virtuali. Quando si cerca “Crimea” dalla Russia, infatti, sia Apple Mappe che Meteo Apple presentano la penisola sul mar Nero come annessa ai territori russi.

Software russo pre-installato su iPhone, Apple teme il Jailbreak di Stato

Il governo russo ha appena approvato un disegno di legge che rende obbligatoria l’installazione di software russo all’interno di smartphone, tablet e tv. Apple parla di Jailbreak di Stato, e annuncia che potrebbe cessare le vendite nel paese.

Fate la prova voi stessi: se cercate “Crimea” su Apple Mappe, e vi verrà mostrata come “Repubblica autonoma di Crimea” con riferimento al proclamazione d’indipendenza dell’11 marzo 2014 tramite referendum popolare, ma senza la successiva -e contestata- annessione alla Russia il 18 marzo 2014 per trattato d’adesione.

Un situazione piuttosto delicata. Laddove l’ONU infatti non ha ancora espresso una posizione chiara, la UE ha chiarito sin da subito che non riconosce l’indipendenza né l’annessione alla Russia. Ecco perché la soluzione iniziale di Apple consisteva nel presentare la Crimea come un’entità a sé.

La Duma tuttavia ha esplicitamente richiesto di modificare la cartina perché la Crimea risultasse un’estensione dei territori russi; e così, dopo un tira e molla durato mesi, Tim Cook e i suoi hanno accolto l’istanza e accontentato le istituzioni locali.

A Google non è andata meglio; sebbene infatti la Crimea non risulti né russa né ucraina, viene mostrata con lo spelling russo.

E ora, la UE pretende una risposta ufficiale. “Il nostro messaggio è chiaro” si legge nella missiva inviata a Cupertino. “Nessun paese può porsi al di sopra delle leggi internazionali. Pertanto, è allarmante che aziende private come Apple siano pronte a minare queste leggi nel tentativo di mantenere relazioni commerciali con la Federazione Russa.”

Apple, messa in mezzo tra incudine e martello, ha affermato che darà “uno sguardo più approfondito alla gestione dei confini oggetto di disputa.” Nel frattempo, il ministro degli affari esteri dell’Ucraina Vadym Prystaiko ha consigliato ad Apple di concentrarsi solo su “high-tech e intrattenimento.” Un affondo che aumenta la tensione, ma di vie d’uscita per ora non se ne vedono.

Fonte: Melablog.it

Mac Pro: la versione extra-ultra costa oltre 62.000€

Pro Display XDR: per pulirlo serve un panno speciale approvato da Apple

Bellissimo, costosissimo ma delicatissimo. Per pulire il vetro con nanotexture del Pro Display XDR da 6.599€ occorre utilizzare uno speciale panno approvato da Cupertino. Altrimenti, lo danneggiate.

Come per qualunque altro prodotto di Cupertino, anche per il Mac Pro sono disponibili opzioni à la Carte che consentono di personalizzare feature e prestazioni della macchina. RAM, GPU, SSD, schede Afterburner, rotelle e accessori che contribuiscono a far lievitare il prezzo per l’utente.

Di per sé, il modello base monta una CPU Intel Xeon W 8‑core a 3,5GHz, 32GB di memoria, scheda grafica Radeon Pro 580X e una SSD da 256GB: non sono inclusi neppure Magic Mouse 2 e Magic Trackpad 2! Ma se impostate tutte le opzioni, il risultato è una workstation potente e costosa:

    • Processore Intel Xeon W 28‑core a 2,5GHz (Turbo Boost fino a 4,4GHz): +8.400€
    • 1,5TB (12x128GB) di memoria ECC DDR4: +30.000€
    • Due Radeon Pro Vega II Duo con 2x32GB di memoria HBM2 ciascuna: +12.968€
    • Unità SSD da 4TB: +1.680€
    • Scheda Apple Afterburner: +2.400€
    • Telaio in acciaio inossidabile con ruote: +480€
    • Magic Mouse 2 + Magic Trackpad 2: +149€

Totale: 62.668€ e passa la paura; e non abbiamo aggiunto i software tipo Final Cut Pro X e Logic Pro X, se no superavamo i 63.000€.

A cui, se vi va, si può accodare un Pro Display XDR del costo di appena 5.599€ + 1.000€ per il vetro con nanotexture + Pro Stand da 1.099€ + Adattatore VESA da 219€ + un panno di pulizia speciale approvato da Apple, nel caso perdeste quello fornito nella confezione. Tanto, arrivati a questo punto -75.500€ e spicci- sembra il problema minore.

Fonte: Melablog.it

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