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Controllo emissioni nocive Roma

Una tra le priorità più importanti quando si tratta di caldaie è sicuramente quello di andare a scegliere un dispositivo che non sia particolarmente inquinante. È vero che dobbiamo risparmiare ma anche avere il pieno controllo emissioni nocive Roma, prima che magari un tecnico ci segnali una anomalia e ci impedisca di avere il bollino blu, è abbastanza importante. Quindi cerchiamo di trattare questo tema, che non va preso sotto gamba ma anche analizzato attentamente in ogni punto per capire come comportarci e come possiamo migliorare questa situazione quando si tratta della nostra caldaia. Sappiamo tutti che la caldaia funziona attraverso una combustione nel senso che si vanno ad andare ad incontrare combustibile e comburente all’interno di un settore specifico della caldaia che si chiama camera di combustione.

Controllo emissioni nocive Roma
Controllo emissioni nocive Roma

Quando questo incontro avviene si generano dei fumi che vengono sprigionati e che vengono espulsi all’esterno della nostra abitazione. Ma grazie al meccanismo della condensazione che è tipico della caldaia a condensazione la questione diventa un po’ differente. Prima di tutto bisogna assolutamente dire che la caldaia a condensazione trasforma i fumi in condensa e quindi li fa passare di Stato.

Lo scopo è quello di andare a generare dell’energia autonomamente a partire dalla caldaia che viene rimessa in circolo e consente di risparmiare sull’energia e sul combustibile.

A questo punto, però, non bisogna dimenticare che una parte dei fumi saranno comunque convogliati verso l’esterno e sono questi oggetto di esame a partire da un determinato controllo che si chiama controllo di efficienza energetica.

Il controllo di efficienza energetica e il bollino blu

Dal punto di vista burocratico è bene ricordare che il controllo di efficienza energetica viene fatto a partire dalla revisione della caldaia che è obbligatoria e che si deve eseguire ogni tot di tempo. Per le tempistiche ci si deve organizzare rispetto a quello che viene riportato sul libretto della caldaia.

Il controllo di efficienza energetica viene anche chiamato come controllo per il bollino blu, o controllo dei fumi di combustione a seconda insomma di quello che viene preferito ma si tratta sempre dello stesso procedimento. Il controllo di efficienza energetica serve appunto a stabilire se le emissioni della caldaia sono inquinanti e se dovesse essere così bisognerebbe assolutamente fare una sorta di controllo e manutenzione alla caldaia finché il problema venga risolto perché altrimenti non ci verrà rilasciato il bollino blu che è una sorta di certificazione obbligatoria per legge che deve essere mostrata agli organi competenti in caso di controllo. Il discorso molto importante che deve essere tenuto in considerazione è che quando la caldaia ha delle emissioni che non sono regolamentari perché magari ci sono delle sostanze tossiche oltre la soglia di guardia significa che la caldaia non sta funzionando come dovrebbe e probabilmente sta anche consumando molto di più di quello che sarebbe necessario fare per mantenere sempre la temperatura domestica costante e per riscaldare l’acqua dei sanitari. Quindi è sicuramente favorevole al nostro progetto questo controllo e questa revisione oltre che essere una cosa buona per l’ambiente.

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Apple e Foxconn costruiranno MacBook in Vietnam nel 2023

Apple progetta una riduzione della dipendenza dalla Cina da ormai due anni, così come stanno facendo le multinazionali USA dai tempi della guerra dei dazi dell’era Trump, ma le problematiche emerse per i blocchi Covid e le incertezze sulle tensioni tra USA e Cina hanno spinto ad accelerare i piani: Apple e il principale partner di produzione Foxconn prevedono di iniziare a costruire MacBook in Vietnam già entro la metà del 2023.

Nel 2021 Foxconn ha ottenuto l’approvazione delle autorità locali per ampliare le proprie strutture situate nella provincia di Bac Giang nel nord del Vietnam: con un investimento di 270 milioni di dollari è stato completato un nuovo stabilimento destinato alla produzione di MacBook e iPad in Vietnam. Nel mese di agosto quest’anno Foxconn ha annunciato un investimento di ulteriori 300 milioni di dollari per l’espansione del sito.

Qui Apple potrà costruire grazie a Foxconn 8 milioni di MacBook e iPad all’anno. Attualmente Apple produce 20-24 milioni di MacBook all’anno tra le strutture in Cina dislocate a Chengdu e Shanghai. I portatili Apple sono l’ultimo dei prodotti principali ad ottenere una base di produzione fuori dalla Cina, questo a causa della enorme complessità della catena di produzione dei portatili.

Fonti intervistate da Nikkei Asia dichiarano che «Quello che Apple vuole ora è un’opzione ‘fuori dalla Cina’ per almeno una parte della produzione di tutti i suoi prodotti». Non solo «Dopo lo spostamento della produzione di MacBook”, ha dichiarato una fonte non specificata «Tutti i prodotti di punta di Apple avranno sostanzialmente un’altra sede di produzione oltre la Cina [con] iPhone in India e MacBook, Apple Watch e iPad in Vietnam».

Una cosa è certa: la fine del monopolio della Cina per la produzione di MacBook conferma la perdita del ruolo di fabbrica del mondo del Paese del Dragone. Non solo Apple ma tutte le società USA, grandi e piccole, stanno affrettando i piani di fuga della produzione fuori dalla Cina, almeno in parte. Una accelerazione obbligata dal Covid e resa indispensabile per quello che ormai sembra un nuovo ordine mondiale che ha posto fine all’era della globalizzazione libera o quasi.

Fonte: macitynet.it

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Radio Roma Capitale recensioni

Risulta un argomento di grande interesse quello che ne abbiamo intitolato Radio Roma Capitale recensioni e facendo riferimento a quest’ora della capitale ma volendo introdurre un argomento molto più vasto che riguarda praticamente come  è cambiato il mondo delle radio con la rivoluzione digitale.

Però prima di arrivare a questo la cosa interessante da dire è che forse diamo per scontata ma che scontata non è e che comunque è rivoluzione o meno per quanto riguarda la parte digitale le persone continuano ad amare in tutto e per tutto questo mezzo di comunicazione

Diciamo che da quando è nato internet si pensava che il giornale avrebbero smesso di vendere e in effetti la parte diciamo di carta ha diminuito le vendite ma non sempre.

Così come si pensava che la televisione avrebbe smesso diciamo la sua parabola ascendente in realtà ci sono  ancora moltissime persone che la guardano, e la stessa cosa Si pensava con la radio e cioè si pensava che le persone avrebbero influito semplicemente dei contenuti del web senza più dare tanta attenzione ai vari palinsesti radiofonici e alle varie radio sia quelle nazionali e sia quelle locali è così in realtà non è stato.

E questo perché comunque la rivoluzione digitale che ha portato per esempio alle web radio quanto per intenderci semplicemente allargato il panorama delle possibilità per le persone con tutti i servizi in streaming, perché poi quello è cambiato grazie a questa rivoluzione alla quale facevamo riferimento,  ma soprattutto ci sono molti più contenuti per quanto riguarda la parte del podcast che ormai è molto utilizzata in vari contesti e per parlare praticamente di qualsiasi argomento.

Radio Roma Capitale recensioni
Radio Roma Capitale recensioni

Ma soprattutto queste radio  con la parte dello streaming c’è stata un’interazione costante nei vari social network con gli ascoltatori e questo significa coinvolgere sempre di più e facendoli sentire parte di una famiglia e quindi si può dire

Poi ci sono i grandi gruppi che hanno delle radio e pensiamo a gruppo espresso con Radio Deejay radio Capital e  c’è la parte del gruppo Fineco, però poi ci sono anche ormai le radio che sono una realtà ben consolidate, e  naturalmente perché non è mai semplice accaparrarsi una fetta di mercato per esempio puntando su una informazione alternativa e su un approfondimento che sia meno sguaiate più ragionato o comunque distinguendo le varie frequenze di flusso musicali, e  la partita è aperta e non è facile.

Fatto sta che anche in queste web  radio fosse anche per esempio una web radio universitaria può sfornare dei talenti che poi si impongono ad un grande pubblico e quindi diciamo che questa rivoluzione digitale che tanti guardavano con preoccupazione in realtà ha allargato il campo più che restringerlo, e  questo ci indica che non dobbiamo mai avere paura delle rivoluzioni che viviamo a livello individuale  e  a livello collettivo e semmai dobbiamo essere in grado di cavalcarle nel migliore dei modi per avere successo rimanendo il più impossibile noi stessi e rimanendo il più possibile integri  con i nostri valori.

 Non è facile trovare fonti  di finanziamento per quanto riguarda le radio e la musica in streaming

Quello che naturalmente abbiamo scritto nel titolo di questa seconda parte, ed  è una cosa che non possiamo non prendere in considerazione, e  cioè quali sono le fonti di finanziamento di queste varie realtà e ogni radio avrà le sue

Certamente le cosiddette radio indipendenti anche quelle che vengono ascoltate da moltissime persone,ma che non sono legate a grandi gruppi cooperativi, ma semmai a piccole cooperative è quello che fanno questo tipo di realtà e cercare di scegliere gli sponsor con criterio senza per esempio dare troppo spazio alle multinazionali o altre cose che vanno contro loro etica e magari prediligendo dei finanziamenti di piccole realtà che vogliono pubblicizzarsi grazie alla radio magari anche realtà locali

E ad esempio ci sono quelle web radio che parlano di legalità nei luoghi più caldi del nostro Paese a questo punto di vista e quindi nel sud Italia e pensiamo a Radio Siani che è una web radio nata e intitolata ad un giornalista ucciso dalla camorra e che  è diventata praticamente un microfono per delle denunce di cose che non vanno bene

Però si può parlare di tante  cose diverse quando si parla di musica in streaming quando si parla di rivoluzione digitale nella radio e anzi  parliamo di un mondo che sempre più in espansione perché comunque sempre più persone prendono coraggio e magari da un’esperienza all’università può nascere l’idea di aprire una web radio

L’errore che non bisogna fare assolutamente quando ci si approccia a questo tema ma in generale quando ci si approccia a tutti i temi In particolare quelli che riguardano internet e pensare che siccome grazie al web tutti abbiamo la possibilità di dire la nostra e tutti abbiamo la possibilità di esprimere le nostre idee per esempio con le web radio e  pensare che sia un qualcosa di semplice, e pensare che sia un qualcosa amatoriale, perché bisogna studiare bisogna informarsi e  bisogna prepararsi per poter creare un progetto che sia realmente credibile.

Poi non è detto che una persona che vuole inaugurare una web radio lo debba fare per forza per un discorso di business ma lo può fare per un discorso di formazione e di divertimento e quindi è chiaro che diciamo che tutto il piano e tutte le idee cambieranno rispetto a chi lo vuole fare per guadagnare, e  quindi dovrà impostare una  ràdio già completamente diversa

Per questo motivo bisogna programmare un palinsesto con vari programmi che siano interessanti che riescono a fidelizzare le persone che magari ogni mattina si alzano con il pensiero di quella trasmissione che tiene loro compagnia magari mentre vanno al lavoro e stanno in macchina, oppure mentre lavorano da casa e bisogna creare delle trasmissioni in base anche all’orario e in base anche chiaramente agli argomenti che si vogliono proporre per il proprio pubblico che sarà felice di diventare parte di quella che sarà quasi una famiglia

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889 milioni di dollari in donazioni e volontariato dai dipendenti Apple

Come da tradizione di fine anno, Apple ha condiviso gli ultimi dati sul programma di donazioni e volontariato dei dipendenti, facendo sapere che – da quando è stato presentato – sono stati raccolti oltre 880 milioni di dollari.

Quest’anno il programma Employee Giving di Apple celebra il suo undicesimo anniversario. Da quando è stato lanciato, ha raccolto oltre 880 milioni di dollari per 44.000 organizzazioni nel mondo: solo nel 2021 ha distribuito più di 120 milioni di dollari. I fondi raccolti attraverso il programma si devono anche al lavoro di 76.000 dipendenti che hanno registrato 2,1 milioni di ore di volontariato.

Oltre ai contributi distribuiti tramite il programma Employee Giving, ogni anno il team Community Investment di Apple dona milioni di dollari a organizzazioni no profit di tutto il mondo come World Central Kitchen, The King Center e China Foundation for Poverty Alleviation.

Apple – tra le altre cose – dona ogni anno milioni di dollari attraverso il suo programma di sovvenzioni Strengthen Local Communities (SLC), che finanzia organizzazioni locali nelle comunità dove abitano e lavorano dipendenti Apple. Fa parte del Grand Central Food Program, uno dei tanti servizi forniti dalla Coalition for the Homeless, che sostiene le persone più vulnerabili della città di New York. Apple contribuisce a finanziare il lavoro della Coalition con le sovvenzioni del programma SLC.

All’inizio dell’anno, la Casa di Cupertino ha avviato un programma paritetico che prevede il raddoppio di quanto offerto dai dipendenti per organizzazioni varie contribuendo a sostenere gli sforzi umanitari un Ucraina. Apple riferisce di avere offerto contributi ad associazioni che operano sul territorio come World Central Kitchen (WCK), non-profit fondata dallo chef spagnolo José Andrés e che offre pasti a persone che vivono in condizioni difficili. Dal 25 febbraio, data nella quale è iniziata l’invasione russa dell’Ucraina, WCK ha servito otre 177 milioni di pasti in otto Paesi nella regione.

Fonte: macitynet.it

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Apple lancia Self Service Repair in Italia, ora puoi riparare a casa i tuoi iPhone e Mac

Arriva anche in Italia Self Service Repair, il servizio Apple che consente di acquistare componenti originali per effettuare riparazioni fai-da-te su iPhone, Mac e nei prossimi mesi anche altri dispositivi.

Grazie al Self Service Repair di Apple ora disponibile in Italia, è possibile acquistare parti di ricambio e strumenti originali Apple. Se quindi desideri completare le tue riparazioni a casa, potrai eseguire per il momento quelle più comuni per le linee di iPhone SE (3º generazione), iPhone 12 e iPhone 13 e per i notebook Mac con chip Apple.

Il Self Service Repair Store dà accesso a oltre 200 parti e strumenti differenti, nonché ai manuali di riparazione. Il programma è consigliato solo agli utenti che hanno dimestichezza con le complessità della riparazione di dispositivi elettronici, che potranno eseguire le loro riparazioni utilizzando gli stessi manuali, parti e strumenti di cui dispongono gli Apple Store e i Centri Assistenza Autorizzati Apple.

Ogni parte originale Apple è progettata specificamente per ogni prodotto e viene sottoposta a test approfonditi per garantire i massimi standard in termini di qualità, sicurezza e affidabilità. Le parti sono le stesse messe a disposizione dei centri assistenza autorizzati della rete Apple, e anche il prezzo di vendita è lo stesso. I clienti possono rispedire le parti sostituite a Apple per il ricondizionamento e il riciclo e, in molti casi, ricevere un credito per il reso.

Gli strumenti Apple disponibili sul Self Service Repair Store sono progettati su misura per consentire le migliori riparazioni possibili sui prodotti Apple e sono studiati per resistere alle operazioni di riparazione professionali più rigorose, nel rispetto di sicurezza e affidabilità. Gli strumenti offerti da Self Service Repair includono cacciaviti dinamometrici, vassoi di riparazione, presse per display e batterie e molto altro.

Fonte: iPhone Italia

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