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iPhone 15, lenti a periscopio fino a 10X

Sappiamo che Apple sta lavorando da tempo a un sistema di lenti a periscopio che permetterà di incrementare drasticamente lo zoom ottico di iPhone senza dover aumentarne al contempo lo spessore. E ora sappiamo anche che, con iPhone 15, saranno rivoluzionarie.

A differenza dello zoom digitale, che ottiene un effetto molto scarso attraverso processi di manipolazione digitale dell’immagine, lo zoom ottico è un insieme di lenti che permette di aumentare o diminuire il punto focale secondo necessità; il risultato è un ingrandimento senza perdita di qualità che però ha un costo in termini di meccanica e soprattutto di spessore dei dispositivi.

All’interno di uno smartphone, tuttavia, lo spazio a disposizione è molto esiguo ed ecco perché Apple sta esplorando tecnologie diverse che permettano di aumentare di aumentare l’ingrandimento della fotocamera senza incidere su peso, spessore e complessità del device.

Da principio pensavamo che questa tecnologia potesse arrivare con iPhone 14, ma ora l’analista Jeff Pu sostiene che invece farà capolino su iPhone 15 Pro e che si spingerà fino a 10x. Ciò permetterà ad iPhone di eguagliare su questo fronte la concorrenza: ad oggi, infatti, solo pochi smartphone sono dotati di zoom a telescopio; per esempio, il Samsung Galaxy S21 Ultra e il Huawei P40 Pro+. A mo’ di paragone, invece, basti sapere che iPhone 13 Pro è limitato ad un semplice zoom ottico 3x, dunque il salto tecnologico che si prospetta è davvero importante.

Per il momento, di iPhone 15 non sappiamo molto. Gli unici rumors, al di là dello zoom ottico 10x e della fotocamera da almeno 48 Megapixel, riguardano infatti la scocca che dovrebbe ereditare un design a grattugia ispirata al Mac Pro e del Pro Display XDR. Ciò consentirà al telefono di raggiungere una notevole rigidità strutturale a fronte di maggiore leggerezza e di una superficie più ampia per dissipare il calore.

Fonte: Melablog

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Caviar Stealth 2.0 è iPhone 13 versione antiproiettile

La società russa Caviar è nota per versioni extra lusso di iPhone e altri gadget tecnologici (anche delle cuffie AirPods Max) realizzati con oro, diamanti e altri materiali preziosi: questa volta invece, forse segno dei tempi, Caviar Stealth 2.0 è una versione personalizzata di iPhone 13 Pro e Max dotata di una armatura professionale antiproiettile.

Le proposte sopre le righe di Caviar sono ormai un classico, ricordiamo per esempio il tristemente noto iPhone 12 Pro con un frammento del dolcevita di Steve Jobs. Come indica il nome del modello seguito dal numero progressivo 2.0 si tratta della seconda edizione del modello Stealth, in sostanza un iPhone in edizione personalizzata in cui tutte le fotocamere sono state rimosse per ragioni di sicurezza.

Secondo Caviar infatti questo iPhone modificato torna utile per coloro che lavorano in settori in cui la sicurezza è fondamentale e dove non è mai consentito l’accesso con dispositivi in grado di scattare foto o riprendere video. Allo stesso tempo l’iPhone modificato senza fotocamere può tornare utile anche per chi teme l’accesso non autorizzato e il monitoraggio da parte delle app.

Due le versioni proposte di Caviar iPhone 13 Stealth 2.0 antiproiettile: una completamente in nero priva di fotocamere su fronte e retro, e un’altra versione in tinta mimetica che invece conserva le fotocamere.

In entrambi i modelli il retro è protetto da una vera armatura di classe 2, il che significa che è in grado di proteggere dai colpi di pistola. Il costruttore precisa che per creare questi iPhone personalizzati sono state impiegate armature di NPO TCIT, un costruttore russo di giubbotti antiproiettile specializzato nella protezione personale, oltre che in armature per elicotteri e mezzi corazzati.

Fonte: macitynet.it

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Da Apple e altri big IT memoriale nell’appello che mira alla tutela dei “Dreamers”

Apple e altre aziende del mondo IT hanno presentato una memoria legale a supporto del DACA (Deferred Action for Childhood Arrivals), contro l’abolizione del programma di cui beneficiano centinaia di migliaia di persone (i cosiddetti “Dreamers”) arrivate negli Usa da bambini, programma che alcuni Stati vorrebbero regolamentare con una diversa legislazione.

Il memoriale come amicus curiae da parte delle aziende IT è stato presentato mercoledì 15 dicembre presso la Corte d’Appello del Quinto Distretto, siglato non solo da Apple ma anche da Meta, Amazon, Microsoft, Google, Intel, Block, Best Buy e Cisco.

“I destinatari del DACA hanno contribuito a guidare e sostenere l’economia americana creando nuove attività, spendendo i loro redditi su prodotti e servizi americani, e pagando le tasse”, si legge nel documento. E ancora: “I destinatari del DACA hanno svolto un ruolo particolarmente importante come lavoratori in prima linea in risposta alla pandemia del COVID-19. Oggi, mentre l’economia americana tenta di riprendersi dalla pandemia che continua a compromettere la crescita economica in modo imprevedibile – comprese problematiche quali la carenza di lavoratori per coprire milioni di posti vacanti – il contributo dei Dreamers è più importante che mai”.

A luglio di quest’anno il Dipartimento di Giustizia aveva deciso di fare appello contro la decisione di un tribunale di Houston che aveva ‘chiuso’ il Daca ai nuovi candidati, indicando il programma in questione come incostituzionale; Biden aveva chiesto al Congresso di intervenire per ripristinare completamente il programma.

Nell’amicus brief (un termine giuridico che indica un’azienda o qualcuno che non sia parte in causa che offre volontariamente informazioni al tribunale su un aspetto della legge o su altre parti del caso, per aiutare la corte a decidere) si afferma che eliminare il DACA comporterebbe un grave danno per le aziende americane, per i lavoratori e l’economia americana in generale, evidenziando la perdita di 1700 posti di lavoro al giorno con l’abolizione del programma.

A gennaio di quest’anno il CEO di Apple, Tim Cook, aveva lodato la scelta di Joe Biden in difesa del DACA, e in una lettera a nome del Business Roundtable (un think tank di 200 CEO nordamericani) aveva scritto: “Per le nostre aziende, i Dreamers sono membri preziosi nella nostra squadra. Sono giovani che rappresentano il meglio del nostro paese, un posto dove gli individui, in tutta la nostra diversità, possono unirsi per realizzare il sogno americano e creare un futuro migliore per la prossima generazione”. E ancora: Riconoscono l’America come casa e meritano la possibilità di perseguire le stesse possibilità che questa nazione ha a lungo incoraggiato”.

Fonte: macitynet.it

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iPhone pieghevole: Display 8″ e lancio rimandato al 2024

Sul Web ha fatto capolino uno concept di iPhone pieghevole che per un istante ci aveva quasi convinti. Poi ci siamo ricordati i flop di Samsung.

Secondo Ming-Chi Kuo, Apple ha intenzione di lanciare un iPhone pieghevole entro un paio d’anni; un altro analista, Ross Young, afferma invece che non arriverà prima del 2024. In ogni caso, avrà un display OLED QHD+ flessibile da 8 pollici e diventerà un’icona di tecnologia.

Sul fatto che a Cupertino si faccia ricerca su un iPhone pieghevole non esistono dubbi. Già lo scorso settembre, Samsung e LG avevano entrambe fornito ad Apple dei prototipi di pannello pieghevole da implementare su un iPhone di nuova generazione.

“In base ai sondaggi condotti nell’industria”, spiega Kuo in una nota agli investitori, “ipotizziamo che Apple lancerà probabilmente un iPhone pieghevole da 8 pollici con display QHD+ OLED flessibile nel 2023. […] Sulla base dei piani di capacità richiesti da Apple, prevediamo che le consegne di iPhone pieghevole raggiungeranno i 15-20 milioni di unità nel 2023.”

A suo dire, questo tipo di dispositivi rappresenterà quasi uno status symbol e fornirà accelerazione al prossimo “ciclo di acquisto dei modelli premium”. E non solo; per come stanno andando le cose, prevede perfino che Apple si piazzerà come vincitrice indiscussa nel reame dei dispositivi pieghevoli:

E come riuscirà Apple far mangiare la polvere agli avversari? Lanciando qualcosa di realmente innovativo, studiato per superare tutte le lacune e i difetti dei dispositivi odierni. Il display di iPhone Fold adotterà infatti una soluzione touch basata su nanoparticelle d’argento che consegnerà a Cupertino un notevole “vantaggio competitivo sul lungo termine.” Questa tecnologia infatti permetterà di supportare linee di piegatura multipla (contro la singola linea di piegatura di tutti i dispositivi esistenti). Un dispositivo simile potrebbe arrivare nel 2023, con un display incluslo tra 7.5 e 8 pollici.

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Apple Glasses con riconoscimento gesture e oggetti

Gli occhiali per la Realtà Aumentata/Realtà Mista sui quali Apple sta lavorando dovrebbero integrare avanzati moduli di rilevamento 3D, offrendo innovative funzionalità per il riconoscimento di gesture e oggetti.

Lo riferisce l’analista Ming-Chi Kuo in una nota inviata agli investitori e riportata dal sito Macrumors. “Prevediamo che la luce strutturale del visore AR/MR sia in grado di rilevare non solo il cambio di posizione delle mani dell’utente o altre persone o oggetti davanti agli occhi dell’utente, ma anche il cambiamento dinamico di dettagli della mano”, spiega l’analista, riferendo della possibilità di individuare cambiamenti alla stregua di quanto avviene su iPhone con il Face ID e le Animoji che rispecchiano in tenpo reale le espressioni facciali dell’utente. Catturando dettagli dei movimento delle mani, è possibile rilevare cambiamenti dinamici nelle espressioni dell’utente e offrire una più intuitiva e intensa UI (interfaccia uomo-macchina), utile per esempio per individuare la mano dell’utente quando è a pugno serrato o a mano aperta.

L’analista riferisce per il visore la possibilità di individuare gesture e movimenti, offrendo un’esperienza immersiva, con l’utente in grado di tenere in mano e liberare nell’aria oggetti virtuali. Per ottenere una funzionalità di questo tipo, Apple avrebbe sfruttato quattro gruppi di sensori 3D, di qualità e specifiche superiori rispetto a quelli attualmente integrati negli iPhone. Kuo sottolinea la qualità dell’interfaccia utente uomo-macchina sviluppata da Apple, indicandola come un fattore rilevante per il successo del futuro visore AR/MR, che a suo dire offrirà un completo controllo con gesture, la possibilità di individuare oggetti, terrà conto del tracciamento oculare, del riconoscimento dell’iride, del controllo vocale, espressioni facciali, rilevamento della cute, e offrirà il rilevamento dinamico della posizione della testa.

Fonte: macitynet.it

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