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iPad mini 6, le consegne slittano fino a novembre

Chi ne ha ordinato uno subito dopo l’evento di presentazione Apple California Streaming lo riceverà venerdì 24 settembre, ma chi ha aspettato e ordina ora iPad mini 6 viene indicato in consegna con date stimante che si inoltrano fino al mese di novembre.

Come spesso succede per i nuovi prodotti Apple in fase di lancio, il tempo di attesa e la data stimata di consegna possono variare anche di molto in base alla combinazione di colore, capacità e connettività, mentre nel momento in cui scriviamo non sembra influire minimamente la presenza o meno dell’incisione laser sul retro del dispositivo.

osì per esempio su Apple Store in Italia chi ordina iPad mini 6 colore rosa da 256GB o 64GB solo Wi-Fi lo riceverà tra il 25-22 ottobre e le date non cambiano anche per i modelli con connettività Wi-Fi + Cellular. Invece per chi sceglie iPad mini 6 colore grigio siderale la maggior parte delle configurazioni è indicata in consegna tra il 22 ottobre e 8 novembre.

Le stesse differenze in attesa e data stimata di consegna valgono anche per le altre colorazioni e combinazioni, non solo in Italia ma anche in USA e altre nazioni. L’attesa risulta invece inferiore per iPad 2021 economico: nei casi peggiori la consegna è indicata tra il 15-22 ottobre, ma per alcune combinazioni di colore, capacità e connettività il nuovo tablet economico di Apple arriva tra il 5-8 ottobre.

Per una società che rende disponibili i prodotti a listino nel giro di 24 ore, i tempi di attesa al lancio vengono sempre interpretati come una combinazione di scorte limitate e domanda elevata, ma quest’anno risulta impossibile stabilire quale delle due sia la motivazione principale per via della scarsità globale di chip che potrebbe farsi sentire anche nella catena di approvvigionamento Apple negli ultimi mesi di quest’anno.

Ricordiamo che spesso su Amazon, tramite il negozio ufficiale di Apple, è possibile spuntare tempi di consegna inferiori rispetto Apple Store online, sia per i nuovi iPhone 13 che per i nuovi iPad mini 6 e iPad 2021 economico. Nel momento in cui scriviamo molte configurazioni di iPad mini 6 su Amazon sono ancora indicate in consegna per il primo giorno di disponibilità venerdì 24 settembre.

Fonte: macitynet.it

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Da IKEA il pad di ricarica wireless invisibile

La ricarica wireless è ormai diventata uno standard, anche in considerazione del fatto che Apple l’ha adottata di default sui propri smartphone. E così, si va sempre alla ricerca del pad di ricarica perfetto. Potrebbe esserlo quello di IKEA, dall’impronunciabile nome Sjömärke. Si mette sotto alla scrivania, risultando così invisibile alla vista.

In altri termini, sarà possibile ricaricare il proprio smartphone semplicemente appoggiandolo sulla scrivania. Sjömärke, dunque, è un pad di ricarica wireless, che sarà in vendita a 40 dollari, e che è stato progettato per funzionare con quasi qualsiasi scrivania o tavolo, come riportato da The Verge.

Il concetto è piuttosto interessante. Sjömärke è un pad di ricarica wireless Qi, da installare sotto la scrivania, tenuto in posizione da un nastro biadesivo incluso nella confezione, o da viti da 18 mm x 6 mm (non incluse). Per il corretto funzionamento la scrivania deve essere in legno o plastica, o in altro materiale che non blocchi il campo magnetico e deve avere uno spessore minimo di 8 mm (poco più di una lastra di vetro) e massimo di 22,2 mm.

Una volta installato il pad, è sufficiente collegarlo con il cavo di alimentazione, contrassegnando il tavolo con l’adesivo a forma di “X” incluso, per sapere esattamente dove posizionare lo smartphone.

Con la tecnologia Qi 1.2.4, dovrebbe essere in grado di fornire circa 5 watt per una ricarica sufficiente, ma non certo super veloce. IKEA nota che viene fornito anche con il monitoraggio della temperatura, in modo che non si surriscaldi, dal momento che verrà posizionato contro le superfici in legno.

Per 40 dollari potrebbe rivelarsi un’opzione interessante per  quanti non vogliono rovinare il design e l’estetica della postazione di lavoro; ovviamente, potrete fare a meno dell’adesivo a forma di “X”, magari tenendo ben a mente il corretto posizionamento dello smarthpone.

Fonte: macitynet.it

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iPhone 13 Pro vs. iPhone 12 Pro: vale la pena effettuare l’upgrade?

A breve verranno aperti i preordini di iPhone 13 Pro e tantissimi utenti stanno ancora valutando l’eventuale upgrade da iPhone 12 Pro. Ecco quindi la nostra comparazione dettagliata tra i due modelli.

Design, colori e dimensioni: i due iPhone si equivalgono

Partiamo innanzitutto dalle caratteristiche estetiche: il design resta praticamente identico se non per il notch ridotto sulla parte frontale e per il modulo fotocamera posteriore più grande. A livello di dimensioni, cresce lo spessore del nuovo iPhone 13 Pro di 0,25mm, insieme a 16 grammi in più di peso. I tre colori standard restano identici tra i due dispositivi mentre il Blu Pacifico dell’iPhone 12 Pro viene sostituito dal nuovo Azzurro Sierra.

Per quanto riguarda la resistenza non ci sono assolutamente differenze tra i due modelli: entrambi offrono la resistenza all’acqua certificata IP68 fino a 6 metri di profondità per 30 minuti ed entrambi integrano il layer protettivo del display “Ceramic Shield”. I materiali utilizzati per la realizzazione dei due iPhone non differiscono tra loro: acciaio inossidabile per il frame e vetro sulla parte posteriore.

Le prime vere differenze appaiono nel comparto del display. Il nuovo iPhone 13 Pro offre la modalità ProMotion, dinamica, che porta il refresh rate fino a 120Hz. Il precedente modello ne è sprovvisto, sebbene integri un display pressoché identico in termini di tecnologia (OLED), diagonale (6.1″), contrasto e supporto della gamma cromatica P3.

Cambia, ancora, la luminosità massima che va dagli 800 nit di iPhone 12 Pro ai 1000 nit di iPhone 13 Pro mentre resta invariata quella massima destinata ai contenuti HDR (1200 nit).

I nuovi iPhone 13 Pro offrono un processore più potente, chiamato A15 Bionic. Questo chip offre una nuova CPU da 6-c0re con prestazioni migliori ed una maggiore efficienza energetica. In più, a livello di GPU, troviamo un core in più rispetto a quella presente su iPhone 12 Pro che va da 4-core a 5-core. Anche il Neural Engine viene ottimizzato e potenziato sul nuovo chip di Apple.

Fonte: iPhone Italia

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iPhone 13: 3 cose che Apple non aveva detto

Con l’arrivo di iPhone 13, sono molte le domande che affollano la mente dei lettori. Domande a cui la presentazione di Apple dei giorni scorsi non ha dato risposta. Per esempio, quanto è performante il processore A15 Bionic? E quanta RAM hanno i nuovi iPhone? E quali prodotti ha mandato in pensione? Ve lo diciamo noi.

Chi ha visto il keynote, forse se n’è accorto. Parlando delle prestazioni del chip A15 Bionic, Tim Cook e i suoi non hanno mai fatto riferimenti diretti all’A14; piuttosto c’erano generici riferimenti al “chip per smartphone più veloce al mondo” e alla “grafica più potente del 50% rispetto a qualunque altro chip per smartphone.” Una formulazione mai sentita prima e alquanto sospetta, che ha portato alcuni -e noi tra loro- a temere che fosse un campanello d’allarme: forse, le prestazioni rispetto al modello precedente non sono poi così cambiate.

E ora, siano in grado di suffragare o smentire almeno parzialmente questo dubbio. Un iPhone 13 Pro‌ (nome in codice iPhone14,2) si è guadagnato un punteggio su Metal di 14216, cioè il 55% in più rispetto ai 9123 punti di iPhone 12 Pro‌. Si tratta di un aumento significativo, ma c’è un importante distinguo da fare.

Il chip A15 di iPhone 13 Pro (e pure iPad mini 6) infatti include 6 core CPU (2 ad alte prestazioni e 4 ad lata efficienza) e una GPU a 5 core; iPhone 13‌ and 13 mini, invece, dispongono di un chip A14 con 6 core CPU ma solo 4 core GPU. Ciò deve necessariamente avere un impatto sulle prestazioni globali, ma al momento non abbiamo benchmark che possano dirci come se la cava rispetto all’A14.

RAM iPhone 13

Apple si guarda bene dal comunicare le specifiche di RAM dei suoi prodotti, ma grazie al Web queste informazioni diventano presto di dominio pubblico. Scopriamo così che la linea iPhone 13 dispone del medesimo quantitativo di RAM dei predecessori: 6 GB di RAM per iPhone 13 Pro e iPhone 13 Pro Max, e 4GB di RAM per iPhone 13 e iPhone 13 mini.

Fonte: Melablog

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Google prepara la modalità scura per la ricerca su desktop

Google sta finalmente lanciando un tema scuro per la ricerca sul desktop. Il cambiamento era stato individuato già a dicembre scorso, ma la funzione è ora ufficiale e sarò disponibile per tutti gli utenti “nelle prossime settimane”, secondo un aggiornamento di un responsabile dell’assistenza prodotti di Google.

E’ possibile ottenere il nuovo tema scuro andando su Impostazioni> Impostazioni di ricerca> Aspetto e selezionando “Scuro”. C’è anche un’opzione “predefinito dispositivo” che aggiornerà automaticamente il tema in base alle impostazioni del dispositivo.

Sebbene la modifica stia iniziando a essere implementata ora, potrebbero essere necessari alcuni giorni o settimane prima che che sia disponibile per tutti. 9to5Google rileva, inoltre, che alcuni utenti hanno individuato un’icona a forma di sole che può essere utilizzata per attivarla o disattivarla senza entrare nella pagina delle impostazioni, anche se non è chiaro se si tratti di una parte ufficiale dell’aggiornamento o soltanto di un altro test.

Google non è nuova alla tematica della modalità scura, e già nei mesi scorsi ha aggiornato alcune sue app, tra cui Maps, portando la modalità scura anche su iPhone. Ricordiamo che il tema scuro è qualcosa che Apple offre su Mac a livello di sistema dal 2018 con macOS Mojave, dove è presente un’opzione per regolarne le impostazioni. Da quel momento sono diverse le applicazioni che, tramite le API messe a disposizione degli sviluppatori, sono in grado di offrire l’interfaccia scura che si auto-regola in base alle impostazioni della macchina, sia sui computer che su smartphone e tablet (a partire da iOS 13).

Fonte: macitynet.it

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