• Passa alla navigazione primaria
  • Passa al contenuto principale
  • Passa alla barra laterale primaria

Apple TV Italia

News e approfondimenti sul mondo Apple,Tech e Social Web

  • Home
  • IPHONE E IPAD
  • APPLE TV
  • Pubblicità
  • Blog
  • Contatti
    • Privacy e Cookie

admin1

Apple può costruire un Mac mini molto, molto più piccolo

Apple potrebbe costruire un Mac mini molto più piccolo di quello attuale, tanto che potrebbe addirittura cambiarne il nome, magari in Mac nano. Questo è chiaro fin dal lancio avvenuto a fine 2020, semplicemente osservando la scheda madre piccolissima e i grandi spazi lasciati vuoti all’interno dello chassis.

Ora però arriva la dimostrazione completa: è stata realizzata da Snazzy Labs rimuovendo tutte le componenti non indispensabili e anche sostituendo l’ingombrante chassis, ora non pienamente sfruttato, sostituendolo con un creato su misura con la stampa 3D. Quando Apple ha creato il suo primo Mac Apple Silicon ha impiegato ancora uno chassis con design che risale al 2010 e componenti già impiegate nelle versioni precedenti.

In particolare all’interno troviamo ancora un grande alimentatore di ben 150 W e una generosa ventola di raffreddamento con dissipatore integrato, entrambi in grado di alimentare e raffreddare processori Intel fino al modello Core i7, esosi in termini di energia e che emettono grandi quantità di calore.

Sia l’alimentatore che il comparto ventola e raffreddamento risultano grandemente sovradimensionati rispetto ai bassi consumi e al funzionamento per lo più in bassa temperatura dei processori Apple Silicon.

L’elevata integrazione dei System on Chip di Apple racchiude RAM, CPU, GPU, comunicazioni e altro ancora in un singolo chip, andando così a sostituire diverse componenti singole con il risultato che la scheda madre diventa molto più piccola rispetto ai Mac Intel. Di più: l’alta efficienza di Apple Silicon permette di costruire computer completamente senza ventola e con sistema di raffreddamento ridotto all’essenziale, come Apple ha già fatto in MacBook Air M1 privo di ventola.

Fonte: macitynet.it

Contrassegnato con: Apple può costruire un Mac mini molto, molto più piccolo

Rapina Apple Store Amsterdam: richiesti 200 milioni in criptovaluta

L’uomo che ha fatto irruzione armata in un Apple Store di Amsterdam chiedeva 200 milioni in criptovalute e una via di fuga dal negozio.

Armato di pistola e fucile, un uomo si era introdotto nell’Apple Store di Leidseplein ad Amsterdam alle 18.00 di martedì 22 febbraio. E ora, grazie ad un commento ufficiale sulla vicenda, sappiamo anche perché: chiedeva il pagamento di 200 milioni di Euro in criptovalute.

“Nell’Apple Store di Leidseplein c’è una situazione che riguarda degli ostaggi,” spiegava la polizia in uno stringato comunicato diramato sui social in cui invitava le persone a evitare “immagini o stream dal vivo, per l’incolumità di quelli coinvolti e degli sforzi della polizia.”

Dopo 6 ore di terrore, gli ostaggi sono stati liberati uno a uno e la situazione è tornata presto alla normalità. “Il sospettato” ha dichiarato un portavoce della polizia locale, “è un residente di 27 anni che, contattato dalle autorità durante l’incidente, chiedeva 200 milioni di Euro in criptovalute e un lasciapassare dall’Apple Store presso la trafficata piazza Leidseplein. […] Il sospettato era in possesso di un’arma automatica e di una pistola e ha sparato almeno 4 colpi.”

In un commento ufficiale alla vicenda, Apple ha dichiarato:

Apple afferma che tutti gli impiegati e i clienti sono salvi “dopo questa terribile esperienza” […]. C’è ancora una investigazione in corso, ha aggiunto la società.

“Vogliamo ringraziare le forze dell’ordine locali per il loro lavoro eccezionale e per le investigazioni che ancora vanno avanti” recita la nota fornita da un portavoce Apple. “I nostri team e i clienti si sono subito messi in azione, e hanno mostrato incredibile forza per risolvere la cosa; e siamo davvero grati del supporto e della cura che hanno mostrato l’uno per l’altro in circostanze tanto difficili.”

Fonte: Melablog

Contrassegnato con: Rapina Apple Store Amsterdam: richiesti 200 milioni in criptovaluta

Apple, il primo visore arriva entro il 2022

La notizia del completamento della seconda fase di test dei prototipi di pre-produzione è arrivata ieri: oggi il report completo di DigiTimes sostiene che presto il primo visore Apple per la realtà aumentata entrerà nella terza fase di test: la produzione inizierà tra agosto e settembre con disponibilità prevista entro la fine del 2022.

Interessante rilevare che questo report è in contrasto con le indicazioni di Mark Gurman che nel mese di gennaio di quest’anno aveva indicato il possibile posticipo al 2023 a causa di problemi hardware e software, in particolare il surriscaldamento del dispositivo. Problemi che ora però sembrano risolti, visto che la catena di fornitura di Cupertino punta all’inizio produzione verso fine estate con disponibilità entro quest’anno.

Da tempo è noto che Apple sta lavorando a due diversi visori: il primo più simile ai visori visti finora ma con specifiche top, destinato a professionisti e applicazioni verticali di mercato con prezzo sostenuto, fino anche a 3.000 dollari. Il secondo invece più leggero, indicato anche come Apple Glasses, quindi più simile agli occhiali con prezzo più abbordabile e potenzialmente più indicato anche per gli utenti finali.

Stando alla tabella di marcia indicata dai costruttori segnalati da DigiTimes il primo visore Apple sarà disponibile entro la fine del 2022, mentre il secondo visore Apple potrebbe seguire a breve con disponibilità già a partire dal 2023. Vale la tradizionale avvertenza: DigiTimes è una fonte preziosa per le anticipazioni dalla catena di fornitura Apple, ma non sempre le tempistiche indicate si rivelano esatte.

Ricordiamo che a febbraio sono stati scoperti riferimenti al nuovo sistema operativo realityOS per visori e anche il supporto per visori in iOS 15.4 beta. Se la tabella di marcia fin qui descritta sarà confermata, Apple potrebbe decidere di presentare il suo primo visore già a giugno in occasione della conferenza mondiale degli sviluppatori WWDC 2022 per renderlo disponibile successivamente.

Per i possibili nomi del primo visore Apple rimandiamo a questo articolo di macitynet. Tutti gli articoli di macitynet che parlano di Apple, realtà aumentata e realtà virtuale sono disponibili ai rispettivi collegamenti.

Fonte: macitynet.it

Contrassegnato con: Apple, il primo visore arriva entro il 2022

Superbonus, con le blockchain si potrebbero evitare le frodi

«Con la blockchain e l’intelligenza artificiale si possono evitare le frodi. Il Paese colga la criticità emerse nei controlli per il Superbonus per le ristrutturazioni del 110 per cento per fare un passo avanti nell’innovazione e non blocchi le aziende. Sono a rischio decine di migliaia di posti di lavoro. Siamo disponibili a raccontare il nostro modello».

A dichiararlo è Paul Renda, CEO di Spartantech, start up milanese specializzata nello sviluppo di soluzioni blockchain che vanta tra i progetti LifeCredit, piattaforma nativa blockchain per la gestione di ecobonus e superbonus che ha superato 500 milioni di euro di crediti fiscali contrattualizzati per un totale di più di 100 mila pratiche.

Il riferimento è al superbonus del 110% l’agevolazione fiscale per gli interventi di ristrutturazione volti a migliorare l’efficienza energetica di case e condomini per la quale il governo ha stanziato miliardi di euro e che da diverse settimane è oggetto di critiche, col risultato di fatto di bloccare cantieri e finanziamenti. Si potrebbe semplificare la gestione, tutelando tutti gli attori coinvolti grazie all’utilizzo della notarizzazione documentale e delle attività svolte dai diversi soggetti coinvolti nel processo attraverso l’utilizzo della tecnologia blockchain.

«Quando abbiamo lanciato Spartantech avevamo un progetto: aiutare migliaia di PMI nell’avere soluzioni blockchain a prezzi accessibili e abilitare massivamente l’ecosistema italiano all’uso di queste tecnologie di frontiera» spiega Renda. «Abbiamo cominciato a lavorare sul Superbonus dall’inizio quando un importante operatore straniero ha iniziato ad investire in Italia grazie a questa misura e per avere la certezza di non incorrere in frodi e, conoscendo come nel mercato italiano le norme possano cambiare rapidamente, ci ha chiesto di sviluppare una soluzione in grado di tutelare la sua operatività».

«Abbiamo creato una soluzione in blockchain proprio per perimetrare la responsabilità all’interno della filiera e mentre la stavamo sviluppando c’è parso subito chiaro che una così grande mole di dati e di pratiche gestite avrebbe necessitato di un uso di machine learning, intelligenza artificiale, che permettessero di comprendere la qualità delle pratiche e quindi dei crediti».

«Grazie a queste soluzioni abbiamo aiutato i clienti nell’individuare le pratiche che contenevano elementi di criticità e analizzarle a fondo in modo da scartarle solo dopo accurate verifiche».

Spartantech a fine gennaio ha annunciato l’ingresso nel capitale di Horsa, realtà ICT italiana attiva nella progettazione, implementazione e gestione di soluzioni IT per le imprese. L’ingresso nel capitale risulta, di fatto, la prima operazione di investimento in Italia, da parte di un operatore industriale, nel settore della blockchain. Horsa ha acquisito il 3,4% del capitale con un investimento di 250 mila euro (pari ad una valorizzazione di 7,5 milioni di euro) mantenendo un’opzione per incrementare la quota acquistata.

Fonte: macitynet.it

Contrassegnato con: con le blockchain si potrebbero evitare le frodi, Superbonus

Apple Store, aumenti ai dipendenti per convincerli a restare

In un’epoca in cui tutto è cambiato, e soprattutto sono cambiate le priorità delle persone, Apple si è trovata in balìa di un’emorragia di dipendenti retail che l’hanno costretta a offrire aumenti di salario generalizzati a addetti vendita, Genius e lavoratori ad ore senior. Si vocifera di un rialzo compreso tra il 2 e il 10%.

Forse ne avrai sentito parlare. Si chiama “Great Resignation” (Grande Licenziamento) ed è il trend economico visto all’inizio del 2021, soprattutto negli USA, in cui un gran numero di persone decide di licenziarsi in massa, tra stagnazione dei salari, aumento dei costi, insoddisfazione lavorativa e preoccupazioni di natura sanitaria. In altre parole, la pandemia ha portato milioni di lavoratori a fare un bilancio delle condizioni lavorative, e a rivedere le proprie carriere e gli obiettivi a lungo termine.

Un cambiamento sociale che interessa tutti, Apple inclusa e i suoi canali retail a quanto pare.  Secondo Bloomberg, infatti, il gigante di Cupertino ha deciso di offrire un aumento compreso tra il 2 e il 10% allo staff statunitense, ma non tutto; qualcuno resterà escluso, il che probabilmente porterà a qualche altra defezione.

Gli aumenti, che diventeranno effettivi già a febbraio, sono da considerarsi un extra rispetto allo schema di anzianità e revisione che di solito viene fatto ad ottobre di ogni anno; è insomma un modo per fidelizzare i lavoratori, soprattutto dopo le lamentele che si sono registrate durante il periodo della pandemia, in particolar modo dai lavoratori a ore.

Questo intervento si aggiunge ad altri, messi in campo nei mesi scorsi, e che conferiranno più benefit al personale full time e part time; in particolare, si parla di un aumento dei giorni di malattia pagata (negli USA sono una gentile concessione del datore di lavoro, non un diritto) e di un aumento del numero dei giorni di ferie.

Fonte: Melablog

Contrassegnato con: Apple Store, aumenti ai dipendenti per convincerli a restare

  • « Vai alla pagina precedente
  • Pagina 1
  • Pagine interim omesse …
  • Pagina 64
  • Pagina 65
  • Pagina 66
  • Pagina 67
  • Pagina 68
  • Pagine interim omesse …
  • Pagina 116
  • Vai alla pagina successiva »

Barra laterale primaria

Categorie

  • APPLE TV
  • Apple Watch
  • Blog
  • GUIDE APPLE TV
  • HOME TECH
  • IPHONE E IPAD
  • MACBOOK E IMAC
  • NOTIZIE
  • POKEMON GO
  • Pubblicità
  • SOCIAL NETWORK
  • Uncategorized

Copyright © 2025 · Metro Pro on Genesis Framework · WordPress · Accedi

Utilizziamo i cookie per essere sicuri che tu possa avere la migliore esperienza sul nostro sito. Se continui ad utilizzare questo sito noi assumiamo che tu ne sia felice.