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admin1

Come aggiornare HomePod mini all’ultima versione software

Nelle scorse ore Apple ha rilasciato un importante update per la linea HomePod. Ecco come si installa, e come verificare che sia tutto a posto.

Non chiamatelo altoparlante. HomePod mini -l’unico della serie che abbia debuttato in Italia- è molto più di questo: è un vero e proprio computer, con funzionalità avanzate non soltanto a livello sonoro ma anche dal punto di vista dell’intelligenza artificiale e dell’integrazione nell’ecosistema Apple. Pertanto è fondamentale che sia sempre aggiornato.

Solitamente, gli update per HomePod vengono fuori sempre assieme a quelli per Apple TV. Al momento della stesura di questo post, l’ultima versione del HomePod Software è la 15.4. Quest’ultimo update introduce diverse novità e bug-fix, ma la più importante è di sicuro la compatibilità con le reti Captive. Grazie a questa feature, puoi connettere il tuo HomePod mini anche a quelle reti WiFi che richiedono passaggi aggiuntivi, clic e inserimento di credenziali specifiche, come negli hotel, negli aeroporti e nei dormitori studenteschi.

Fonte: Melablog

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iPad Air 2020 da 64GB in offerta a meno di 570 euro

La quinta generazione è attualmente in preordine ma iPad Air del 2020 ha ancora tanto, ma tanto da offrire. È un tablet top di gamma a tutti gli effetti, in grado – in determinate circostanze – di sostituire egregiamente anche un laptop (come spesso suggerito da Apple).

Oggi iPad Air 2020 da 64GB con connettività Wi-Fi è in offerta a 569 euro grazie allo sconto dell’11% sul prezzo di listino di 639 euro. Risulta “attualmente non disponibile”, ma puoi portare a termine l’acquisto normalmente. Riceverai un email con i dettagli sulle spedizione non appena tornerà disponibile.

  • Display Liquid Retina da 10.9 pollici con True Tone e ampia gamma cromatica P3
  • Chip A14 Bionic con Neural Engine
  • Touch ID per l’autenticazione sicura e Apple Pay
  • Fotocamera posteriore da 12 MP, videocamera anteriore FaceTime HD da 7 M
  • Compatibile con Apple Pencil (venduta separatamente)

Fonte: Melablog

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Una Apple senza iPhone è possibile?

Una Apple senza iPhone è uno scenario possibile o è pura utopia? Occorre chiederselo perché non sarebbe la prima volta che un prodotto così forte verrebbe, ad un certo punto, messo in secondo piano o accantonato del tutto. È già successo – ad esempio con iPod – e succederà ancora. Bisogna solo capire quando.

Il ciclo iPod

Dopo anni passati a creare computer con risultati più o meno positivi, con l’introduzione del primo iPod, nell’ottobre del 2001, l’azienda di Steve Jobs fa il salto di qualità. La rivoluzione musicale portata avanti da iPod e da iTunes sarà dirompente e cambierà per sempre il mondo della musica e dell’intrattenimento in mobilità. Le famose “1000 canzoni in tasca“,  tutte singolarmente acquistabili con meno di 1€, renderanno definitivamente obsoleta l’idea dell’acquisto di un disco in negozio. Di pari passo diventerà obsoleto anche l’ascolto di 12 tracce del medesimo artista, in favore di playlist di 25 canzoni con il meglio del momento opportunamente selezionato da ogni utente.

In pochissimo tempo l’iPod diventò il prodotto di punta di Apple. La gallina dalle uova d’oro che iniziò a declinarsi in più modelli: al tradizionale iPod si affiancarono presto l’iPod Video, dotato di schermo per visualizzare foto e video, il più pratico iPod Nano che era ancora più compatto e tascabile, per arrivare all’estremizzazione della filosofia jobsiana del less is more, ossia all’iPod Shuffle. Più tardi, già in piena rivoluzione iPhone, si affiancherà ad iPhone 2G e ad iPhone 3G anche l’iPod touch, ma qui eravamo già nella fase calante della rivoluzione culturale portata da iPod.

È già successo, succederà di nuovo. Con il successo di iPhone l’idea del prodotto che si limitasse a raccogliere canzoni, foto e video si è lentamente fatta da parte. Anche perché fu proprio Steve Jobs a presentare il primo smartphone Apple come “un iPod, un telefono, un comunicatore internet“. L’iPhone era un iPod di suo: lo si collegava ad iTunes esattamente come un iPod e si potevano sincronizzare le canzoni acquistate in precedenza. Tornare indietro e avere uno specifico prodotto solo per ascoltare la musica non era più un’opzione.

Fonte: iPhone Italia

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Mac Studio, i dettagli dell’ultima meraviglia hardware di Apple

Nell’ambito dell’evento Peek Performance, Apple ha presentato – tra le altre cose – anche il nuovo Mac Studio con chip M1 Max e il nuovo M1 Ultra, promettendo “prestazioni mai viste” prima e offrendo varie porte di collegamento in un design compatto.

La combinazione Mac Studio insieme al nuovo monitor Studio Display (con display Retina 5K) è presentata da Apple come una soluzione pensata per fornire all’utente tutto il necessario per avere “la postazione di lavoro che ha sempre sognato”. Ricavato da un unico blocco in alluminio estruso, Mac Studio ha un ingombro di soli 19,7 cm x 19,7 cm e un’altezza di appena 9,4 cm, occupa pochissimo spazio e trova posto senza problemi sotto la maggior parte dei display.

Apple riferisce che “l’innovativo design termico” rende possibile un elevatissimo livello prestazioni. Il sistema con ventole su due lati, i canali dei flussi d’aria attentamente posizionati e oltre 4.000 perforazioni sul retro e sul fondo dello chassis guidano l’aria attraverso i componenti interni e raffreddano i chip ad alte prestazioni. Apple riferisce che il sistema “è incredibilmente silenzioso” anche con i carichi di lavoro più pesanti.

I chip M1 Max e M1 Ultra di Mac Studio promettono prestazioni della CPU e della GPU senza precedenti, e offrono più memoria unificata di ogni altro Mac. Come abbiamo spiegato qui, il chip M1 Ultra è stato sviluppato partendo da M1 Max e vanta la architettura UltraFusion che collega il die di due chip M1 Max creando un SoC (system on a chip) offrendo prestazioni e capacità senza precedenti. Il SoC è composto da ben 114 miliardi di transistor (stando a quanto riferisce Apple, nessun altro chip per personal computer ne ha così tanti).

Secondo i dati di Apple, Mac Studio con M1 Max vanta una CPU fino a 2,5 volte più veloce rispetto all’iMac 27″ più veloce con processore 10-core, una CPU fino al 50% più veloce rispetto a Mac Pro con processore Xeon 16-core, una grafica fino a 3,4 volte più scattante rispetto ad iMac 27″ e oltre il triplo rispetto a Mac Pro con la sua scheda grafica più diffusa. È fino a 7,5 volte più veloce di iMac 27″ e fino a 3,7 volte più scattante di Mac Pro 16-core nella conversione dei video.

Mac Studio con M1 Ultra, secondo Apple ha una CPU fino a 3,8 volte più veloce rispetto all’iMac 27″ più veloce con processore 10-core, una CPU fino al 90% più veloce rispetto a Mac Pro con processore Xeon 16-core, una CPU fino al 60% più veloce rispetto a Mac Pro 28-core, una grafica fino a 4,5 volte più scattante rispetto ad iMac 27″ e fino all’80% più veloce rispetto alla migliore scheda grafica per Mac disponibile a oggi ed è fino a 12 volte più veloce di iMac 27″ e fino a 5,6 volte più scattante di Mac Pro 28-core nella conversione dei video.

Apple riferisce che Mac Studio con M1 Ultra è in grado di riprodurre 18 stream di video ProRes 422 a 8K, un’impresa che nessun altro computer al mondo è in grado di eguagliare.

Mac Studio batte i record anche per quanto riguarda la memoria grafica su un sistema desktop, con memoria unificata fino a 64GB sui sistemi con chip M1 Max e fino a 128GB su quelli con M1 Ultra. La scheda grafica per workstation più potente disponibile oggi offre 48GB di memoria video: avere a disposizione così tanta memoria è indicato da Apple come “una vera rivoluzione” per i flussi di lavoro professionali. Inoltre, l’unità SSD di Mac Studio consente performance fino a 7,4 GB/s e una capacità fino a 8TB.

Sul retro ci sono quattro porte Thunderbolt 4 per collegare display e dispositivi ad alte prestazioni, una porta 10Gb Ethernet, due porte USB-A, una porta HDMI e un jack audio professionale per cuffie ad alta impedenza o altoparlanti amplificati esterni. Sono integrate anche le tecnologie Wi-Fi 6 e Bluetooth 5.0.

Mac Studio include porte sul davanti, per un accesso più comodo. Ci sono due porte USB-C, che supportano USB 3 a 10 Gb/s sul modello con chip M1 Max e Thunderbolt 4 a 40 Gb/s su quello con M1 Ultra. C’è anche uno slot per schede SD e si possono collegare anche diversi monitor: fino a quattro Pro Display XDR oltre a una TV 4K.

I nuovi Mac Studio e Studio Display sono già in vendita su Apple Store online. Le consegne inizieranno venerdì 18 marzo, quando saranno disponibili anche in alcuni Apple Store e Rivenditori Autorizzati. Il prezzo di Mac Studio parte da 2.349 € nella versione con processore M1 Max e da 4.649 € con chip M1 Ultra.

Fonte: macitynet.it

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Social Media management Roma

Un professionista davvero bravo nel social media management Roma può riuscire a sollevare la tua attività e a farla crescere esponenzialmente. Sono tante le ragioni per cui devi assolutamente trovare questo professionista e assumerlo per il bene della tua azienda. I social media manager identificheranno gli influencer per il tuo marchio e lavoreranno strategicamente per sfruttare il loro potere per amplificare il tuo messaggio.

Social Media management Roma
Social Media management Roma

Il tuo social media manager avrà il tempo di ricercare le ultime informazioni del settore, essere creativo e creare contenuti accattivanti. Investiranno anche negli strumenti e nelle competenze per garantire che siano in grado di offrirti il ​​miglior servizio possibile. Avere un social media manager nella tua squadra significa che puoi smettere di stressarti per le tue piattaforme social e concentrarti su altre importanti aree di guadagno della tua attività. Ai gestori dei social media piace davvero essere sui social media! Se sei una persona che odia Facebook, non “prende” Twitter e non vuole essere sempre al tuo telefono, esternalizzare i tuoi social è un gioco da ragazzi. I gestori dei social media vivono per i social media… e i loro telefoni sono praticamente incollati alle loro mani.

Ma soprattutto sanno aiutare i loro clienti e riescono a capire quella che è la loro particolare situazione e sanno offrire un servizio personalizzato ma solo se ci si rivolge a un’azienda di alto livello come quella di cui parliamo oggi che opera a Roma. Altrimenti sarebbe tutto inutile

Il tuo social media manager non sarà coinvolto emotivamente come te, il che significa che prenderà decisioni più razionali sul tuo marketing

Il tuo social media manager non sarà coinvolto emotivamente come te, il che significa che prenderà decisioni più razionali sul tuo marketing. Ciò è particolarmente utile quando si risponde a commenti irriverenti o troll senza danneggiare il tuo marchio. Faresti la manutenzione della tua auto? Tagliarsi i capelli? No, non la pensavo così! I social media non sono diversi. È un lavoro che richiede tempo che richiede abilità e conoscenze specifiche. Ecco perché ha perfettamente senso affidare questo importante lavoro a un esperto. I social media manager freelance non sono grandi agenzie, ed è un’ottima cosa. Significa che non si destreggiano tra dieci clienti e lavorano solo nei tradizionali orari d’ufficio. Sono investiti nel tuo successo quanto te.

Tutte le aziende sono sotto pressione per fare di più per l’ambiente e assumere un social media manager freelance è sicuramente una mossa rispettosa dell’ambiente! Dato che sempre più personale torna in ufficio dopo la pandemia, un professionista sociale a distanza significa nessun pendolarismo, nessuno spazio aggiuntivo per l’ufficio e un’impronta di carbonio molto inferiore. I gestori di social media freelance spesso lavorano come una rete per aiutare la tua azienda a crescere ulteriormente. Quindi, lavorando con uno, sei spesso in grado di attingere allo splendore collettivo di una comunità molto più ampia.

Siamo sicuri che i social media manager sono sempre più importanti in futuro nell’ottica della pubblicità ed è per questo che un’azienda non può più sottovalutare questo aspetto.

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