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iPhone 13: conferma per LiDAR e memoria fino a 1TB

La nuova linea di iPhone di quest’anno sarà ricca di belle novità; cosette come il display sempre attivo con ProMotion a 120Hz, fotocamera migliorata con funzionalità di astrofotografia, MagSafe più robusto e una nuova finitura opaca sul retro. In più, contrariamente a tutti i pronostici, pare che sarà disponibile anche in versione mini e, indovinate un po’? È confermato il taglio di memoria da 1TB e LiDAR su tutte le versioni. Questa scelta tecnica tuttavia porterà inevitabilmente ad un aumento dello spessore del telefono, e dell’ampiezza del modulo fotocamera.

iPhone 13: Feature Attese

Lo ha rivelato una fonte tra le più affidabili del settore, lo youtuber Max Weinbach, secondo cui iPhone 13  includerà le seguenti innovazioni rispetto alla precedente generazione:

  • Display Always-on: Lo schermo di iPhone 13 resterà sempre attivo per mostrare orario, notifiche e informazioni utili. È una tecnologia molto simile a quella implementata a partire da Apple Watch Series 5. È dal lancio di iPhone X che si parla di questa possibilità, per la semplice ragione che nei display OLED -a differenza di LCD- solo i pixel effettivamente accesi consumano energia, e ciò permette di mostrare alcune informazioni a schermo senza impattare eccessivamente sulla batteria. Su iPhone 13, questa speciale schermata somiglierà ad una “schermata Home light” e quando un utente riceve una notifica, quest’ultima “comparirà normalmente ma senza illuminare tutto lo schermo”; piuttosto, “verrà mostrata esattamente come in precedenza, ma solo temporaneamente e con luminosità inferiore.”
  • ProMotion 120 Hz: Il display godrà di un livello di refresh che arriverà fino a 120 Hz, nel caso di contenuti molto dinamici, come su iPad Pro. Il risultato è un video estremamente fluido e gradevole.
  • Presa Migliorata: La speciale finitura della scocca posteriore renderà ancora più salda la presa del telefono. Peccato che quasi nessuno se ne accorgerà perché tutti usiamo cover.
  • MagSafe 2: La funzionalità che consente di collegare accessori e pad di ricarica diventerà più salda grazie all’impiego di magneti più potenti. Questa tuttavia è una delle ragioni per cui iPhone 13 sarà più spesso dei predecessori.
  • Astrofotografia: L’altra ragione per l’aumento di spessore è da ricercare nell’impiego di sofisticate tecnologie fotografiche che permetteranno riprendere il cielo notturno con una chiarezza e un livello di dettagli mai visto prima su iPhone. Basterà puntare la volta celeste nottetempo, e il telefono entrerà automaticamente in modalità Astrofotografia.
  • Modalità Ritratto nei Video: Fino ad oggi, la che  Modalità Ritratto era una speciale modalità di scatto che permetteva di creare selfie con bei colori, un sottile effetto bellezza e un bell’effetto bokeh (sfondo sfocato). Con iPhone 13 la feature sarà estesa anche ai video.

Fonte: Melablog

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iPhone 13, tutti attesi con sensore fotocamera stabilizzato

Il sensore ottico stabilizzato è stata una esclusiva delle fotocamere Reflex più costose fino a quando è arrivato su iPhone 12 Pro Max: ora questa tecnologia è prevista in arrivo su tutti i modelli della nuova gamma iPhone 13 in arrivo questo autunno.

Non è la prima volta che circola questa anticipazione: già a gennaio erano emersi indizi in questo senso e poi ancora a marzo, anche se in quest’ultimo caso si parlava esclusivamente dei modelli Pro. La stabilizzazione è arrivata sugli smartphone prima in forma digitale, più economica ma anche meno efficiente, successivamente impiegando la tecnologia di stabilizzazione ottica delle lenti.

Il balzo successivo di Apple è arrivato con iPhone 12 Pro Max, l’unico dotato di sensore stabilizzato ma solo per l’obiettivo grandangolare. Ora però i costruttori di motori a bobina mobile, una componente per lo più impiegata per i sensori stabilizzati, prevedono che la domanda subirà un forte incremento nella seconda metà di quest’anno, proprio perché Apple si appresterebbe a integrare questa tecnologia in tutti i modelli della gamma iPhone 13. Alcuni costruttori riportati da DigiTimes riferiscono di incrementi previsti nella capacità di produzione tra il 30-40% per soddisfare la maggior richiesta da parte di Apple.

Gli iPhone 13 sono attesi con design leggermente rivisto, principalmente nel comparto fotocamere, con quattro modelli aggiornati di quelli attuali, tutti con notch più piccolo. Almeno i due modelli top iPhone 13 Pro sono previsti con schermi OLED LTPO che permettono di regolare la frequenza di aggiornamento fino a 120Hz e, teoricamente, anche permettendo per la prima volta lo schermo sempre acceso, una funzione che comunque Apple potrebbe sfruttare o meno.

Negli scorsi giorni è circolata la notizia dell’inizio produzione di Apple A15 Bionic, il processore atteso sugli iPhone 13 di quest’anno e non solo. Tutto quello che c’è da sapere sull’attuale gamma iPhone 12 è in questo approfondimento di macitynet, invece tutto quello che sappiamo finora sui prossimi iPhone 13 in arrivo questo autunno è riassunto in questo articolo.

Fonte: Macitynet.it

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Apple Watch: causa perché non consente a terze parti analisi del ritmo cardiaco

AliveCor, azienda specializzata in dispositivi medici (nota, tra le altre cose, per il cinturino KardiaBand), nel dicembre 2020 ha intentato una causa contro Apple affermando che la funzionalità ECG di Apple Watch con la quale è possibile ottenere un elettrocardiogramma, registrando la frequenza e l’intensità dei segnali elettrici che producono il battito cardiaco, viola brevetti dei quali è titolare.

AliveCor ha ora presentato una causa antitrust contro Apple, accusando la Casa di Cupertino di “comportamento monopolistico”. A suo dire, la decisione di Apple di escludere terze parti dalla possibilità di effettuare analisi della frequenza cardiaca con l’Apple Watch avrebbe danneggiato la loro azienda, con conseguenze per pazienti e utenti.

AliveCor ha creato l’app SmartRhythm per il cinturino KardiaBand sfruttando dati che tengono conto di algoritmi della frequenza cardiaca misurata dall’Apple Watch per determinare alterazioni del ritmo cardiaco, suggerendo alle persone di tracciare un ECG con una loro’app dedicata.

Il cinturino KardiaBand è stato approvato dalla Food and Drug Administration (FDA) statunitense nel 2017 e nel 2018 Apple ha presentato l’Apple Watch Series 4 con integrate le funzionalità ECG e notifiche che misurano il tono cardiovascolare a riposo e durante varie attività.

Secondo AliveCor, Apple ha notato il successo di KardiaBand e modificato la funzionalità di watchOS per “sabotare” il KardiaBand e “monopolizzare il mercato per l’analisi della frequenza cardiaca su Apple Watch”.

AliveCor riferisce che inizialmente Apple ha approvato l’app SmartRhythm su App Store, ma successivamente avrebbe riferito di violazioni delle linee guida del negozio digitale. AliveCor riferisce che ha dovuto più volte riadattare SmartRhythm per adeguarsi alle regole imposte da Apple e che quest’ultima avrebbe “apportato modifiche all’algoritmo che misura la frequenza cardiaca di watchOS” per impedire il funzionamento di SmartRhythm e altre app concorrenti. A detta di AliveCor, Apple avrebbe modificato l’algoritmo che legge la frequenza cardiaca da watchOS 5 per impedire ad app di terze parti di identificare eventi con battito cardiaco irregolare.

Fonte: Macitynet.it

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È arrivato iMac 24 M1, prime impressioni d’uso

Il nuovo iMac 24 con processore M1 ci ha stupito e ci ha emozionato come vi testimoniamo nel nostro articolo sull’unboxing. È un concetto nuovo, anche nei dettagli. Quello che molti recensori non trovano e non vedono è proprio la novità e la freschezza dell’approccio di Apple. Ma lo abbiamo trovato, fin dalla scatola. Ora bisogna entrare nel vivo, però, è vedere bene cosa c’è dentro. Avanti!

L’impatto del processore e il monitor

Stiamo facendo correre i primi benchmark, soprattutto quelli che vengono dall’esperienza d’uso oltre che quelli “a freddo” per calcolare i numeri. Però abbiamo già capito chiaramente, per aver provato sia il MacBook Pro 13 M1 che il Mac mini M1 e il MacBook Air M1, che la performance di questo iMac 24 è sostanzialmente identica a quella degli altri computer dotati dello stesso processore. Se incollate un Mac mini con stesse caratteristiche (numero di core, Ram e SSD) al dietro di un monitor avreste benchmark praticamente identici. In sintesi: l’iMac 24 va benissimo.

Stessa cosa per il monitor: si tratta di uno schermo di qualità laminato e con superficie riflettente che ha un buon angolo visuale, luminosità eccellente e resa di colori eccellenti. Riflette la luce ambientale e va pensato dove piazzarlo se lo usate in ambienti con luce non controllata, ma questo vale per tutti gli schermi Lcd laminati.

Non ci sono ancora le soluzioni trovate per gli iPad M1, che hanno nella dimensione da 11 pollici tecnologie per aumentare in maniera drammatica il contrasto e la resa dei colori (e del nero soprattutto) rendendoli anche dei pozzi neri per quanto riguarda la luce riflessa, e probabilmente ancora per qualche anno non vedremo una soluzione analoga su grandi schermi, sia per questioni di costo che di lavorazioni dei pannelli. Non è un computer professionale ma lifesytle e non avrebbe senso cercare qui un monitor tarato per fare referenziazione di video 8K o cose del genere. La risoluzione del monitor è 4,5K, cioè 4480×2520 pixel.

Fonte: Macitynet.it

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Per il fondatore di Telegram gli utenti iPhone sono schiavi digitali

Pavel Durov, l’imprenditore russo noto per essere il fondatore del social network russo VK e del servizio di messaggistica istantanea Telegram, ha dichiarato che sviluppare software per Apple lo fa sentire come nel Medioevo, chiamando gli utenti iPhone “schiavi digitali” e puntando il dito contro la necessità di Apple di trovare compromessi sulle richieste di censura e di controllo delle attività degli utenti in Cina.

Il commento è arrivato in seguito all’inchiesta del New York Times secondo la quale negli ultimi anni Apple avrebbe fatto varie concessioni al governo cinese, riducendo le garanzie per impedire che i dati dei suoi utenti in Cina possano essere controllati dalle autorità del paese.

I commenti di Durov sono stati pubblicati sul suo canale Telegram, riportati da Android Central e arrivano nell’ambito del procedimento che vede contrapposte Apple ed Epic Games.

Pavel Durov

«Apple è molto efficiente nel perseguire il suo modello di business, basato nella vendita di obsoleto hardware costoso agli utenti bloccati nel loro ecosistema», scrive Durov. «Ogni volta che devo usare un iPhone per testare la nostra app iOS ho la sensazione di essere tornato nel Medioevo. Il display a 60Hz di iPhone non può competere con i display 120Hz di moderni telefoni Android che supportano animazioni molto più fluide».

Non è chiaro che cosa abbiano a che fare i display 120Hz con Telegram e neanche a cosa faccia riferimento con chip “obsoleti”: i chip della serie Ax di Apple hanno dimostrato più e più volte i vantaggi rispetto ai SoC per dispositivi Android, e anche i SoC di Apple più vecchi continuano a sbaragliare in termini di performance tutto ciò che il mondo Android ha da offrire.

Le sue osservazioni non si limitano all’hardware Apple. «Potete usare solo app che Apple permette di installare tramite il loro App Store ed è possibile usare solo l’iCloud di Apple per eseguire il backup nativo dei dati». E ancora: «Non c’è da stupirsi che l’approccio totalitario di Apple sia apprezzato dal Partito Comunista cinese che – grazie a Apple – ora ha il controllo completo delle app e dei dati ai quali i suoi cittadini fanno affidamento su iPhone».

Durov ha diversi sassolini nella scarpa da togliersi. Nel 2018, Apple ha rimosso la sua app dall’App Store per preoccupazioni riguardanti la distribuzione di pedopornografia sulla nota piattaforma di messaggistica; nel 2020 Telegram presentò un reclamo contro Apple presso l’organismo antitrust dell’Unione europea. A gennaio di quest’anno la “Coalition for a Safer Web” ha citato in giudizio Apple per non avere rimosso l’accesso a Telegram, “nonostante Apple sia consapevole che Telegram è utilizzato per intimidazioni, minacce ed estorsioni nei confronti dei cittadini”.

Apple è da qualche tempo sotto i riflettori per compromessi col governo cinese; alcuni fornitori di Apple sono accusati di impiegare operai appartenenti alla minoranza Uiguri, perseguitata in Cina, costretti a scegliere tra il lavoro in fabbrica o la prigione. Apple ha negato le accuse che fanno riferimento a presunti compromessi con la Cina e ribadito di prestare particolare attenzione alla violazione dei diritti dei lavoratori da parte delle aziende cui affida la produzione di vari prodotti, con tutele che non hanno pari nel Paese del Dragone.

Fonte:Macitynet.it

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