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Apple brevetta un sistema che rende ancora più smart la batteria dell’iPhone

Apple sembra intenzionata ad aggiungere nuove funzionalità su iOS per consentire agli utenti di monitorare al meglio lo stato della batteria su iPhone.

Il nuovo brevetto prevede un sistema pensato non tanto per aiutare a preservare la durata della batteria, visto che funzioni simili sono già preseti su iOS, ma per consentire agli utenti di sapere quanto durerà la batteria durante il giorno in base ai dati recenti di utilizzo.

Sui dispositivi attuali, l’utente riceve un avviso di batteria scarica solo quando raggiunge il 20%, ma il brevetto mostra un modo per rendere queste notifiche più intelligenti e personali. Apple fornisce un esempio in cui l’utente dimentica di ricaricare il telefono durante la notte e riceve l’avviso di batteria scarica poco prima di partire per il lavoro.

Se sei un utente Mac, probabilmente avrai notato che macOS mostra la durata stimata della batteria, ma questo brevetto descrive un sistema più complesso e smart. Ad esempio, può identificare il comportamento dell’utente in diversi giorni della settimana per regolare gli avvisi della batteria per ogni singolo giorno. Il sistema funzionerebbe anche in base alla posizione dell’utente, ma Apple afferma che i dati verranno elaborati localmente per rispettare la privacy.

In questo modo, l’utente riceverebbe una avviso di carica necessaria non a soglie fisse, ma in base al suo storico di utilizzo dell’iPhone, diverso giorno per giorno. Questa funzionalità potrebbe essere introdotta con iOS 15.

Fonte: iPhone Italia

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Gli iPhone in Russia suggeriscono le app approvate dallo Stato

Non siamo ancora ai livelli di Android, ma gli iPhone che adesso vengono attivati in Russia ci si avvicinano un pochino. Attraverso una legge, il governo del Paese sta obbligando Apple a proporre l’installazione di una serie di applicazioni approvate dallo Stato durante la prima configurazione del dispositivo.

In pratica quando si attiva un nuovo terminale Apple, tra le schermate di configurazione degli iPhone per i quali viene selezionata la regione Russia viene presentato un passaggio aggiuntivo con il quale viene suggerita l’installazione di alcune applicazioni sviluppate o approvate internamente dal governo: nello specifico i servizi Yandex.Browser e Yandex.Maps, l’app dei servizi pubblici della Federazione russa, il sistema di pagamento MIR, il servizio di posta elettronica di Mail.ru, i social network VKontakte e Odnoklassniki e il software antivirus Kaspersky Lab.

Nonostante la sua lotta per le libertà civili in patria, Apple ha dovuto cedere all’ordine del governo russo: così, come hanno mostrato alcuni utenti attraverso i social network, adesso il passaggio aggiuntivo che indirizza gli utenti a un elenco di software consigliato dal governo fa parte del processo di configurazione di iPhone in Russia.

Va detto che al momento si tratta soltanto di un consiglio all’installazione, che l’utente può decidere autonomamente di seguire o rifiutare. Su Android, come sappiamo, diverse aziende invece (anche in Italia) offrono applicazioni come Facebook preinstallate di serie e, in qualche caso, non è neppure possibile cancellarle del tutto, col risultato che una traccia può restare attiva in background anche quando si è fatto tutto il possibile per toglierle di torno.

Secondo alcuni critici di questa nuova legge, che si applica non solo agli iPhone ma a tutti i dispositivi venduti in Russia compresi PC e Smart TV, dietro questa insistenza potrebbe esserci la volontà di utilizzare questi sistemi come strumenti di sorveglianza. Per fortuna Apple ha potuto quantomeno insistere sul fatto che le applicazioni dovessero provenire dall’App Store, perciò sono comunque soggette al regolamento del negozio digitale di Cupertino, le cui linee guida in termini di sicurezza e privacy sappiamo essere molto severe.

Fonte: Macitynet.it

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Apple sta lavorando a un nuovo telecomando Remote per Apple TV

La nuova Apple TV che dovrebbe essere lanciata entro fine anno avrà anche un telecomando Remote totalmente rinnovato.

La Apple TV 2021 integrerà un nuovo processore in grado di gestire senza problemi i giochi Apple Arcade, ma tra le altre novità dovrebbe esseri anche un nuovo telecomando Remote.

Secondo quanto riportato da 9to5mac, l’azienda sta sviluppando un nuovo telecomando ‌Apple TV‌ con il nome in codice “B519”, che differisce dall’attuale Remote “B439”. Non vengono fornite specifiche su cosa aspettarsi dal nuovo telecomando, ma la fonte afferma che i cambiamenti saranno significativi. È probabile che il nuovo Apple TV Remote si concentrerà meno su Siri (supporto mai arrivato in Italia) e sarà progettato attorno a una navigazione di contenuti più tradizionale.

L’ultima volta che Apple ha aggiornato il telecomando Remote è stato nel 2017 con la ‌Apple TV‌ 4K, quando la società ha aggiunto un bordo bianco attorno al pulsante Menu. Tuttavia, il telecomando è rimasto invariato da allora, malgrado il suo design troppo sottile e la mancanza di pulsanti di navigazione fisici continuano a dividere gli utenti.

Fonte: iPhone Italia

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Apple accetta anche smartphone Android in permuta per l’acquisto di un nuovo iPhone

Negli Stati Uniti, Apple ha attivato il programma Trade In anche per alcuni smartphone Android che possono essere lasciati in permuta quando si acquista un nuovo iPhone.

Questo significa che i clienti possono permutare dispositivi Android come Google Pixel 4a, Google Pixel 5 e Samsung Galaxy Note 20 per ricevere credito legato all’acquisto di un iPhone. Al momento, il Trade In per dispositivi Android è attivo solo negli Stati Uniti, ma dovrebbe arrivare in Italia nei prosimi mesi.

Ecco le valutazioni massime previste da Apple sui modelli accettati (solo Google e Samsung per ora):

  • Samsung Galaxy S20+: fino a 305$
  • Samsung Galaxy S20: fino a 230$
  • Samsung Galaxy S10+: fino a 250$
  • Samsung Galaxy S10: fino a 180$
  • Samsung Galaxy S10e: fino a 190$
  • Samsung Galaxy S9+: fino a 145$
  • Samsung Galaxy S9: fino a 125$
  • Samsung Galaxy S8+: fino a 100$
  • Samsung Galaxy S8: fino a 80$
  • Samsung Galaxy Note 10: fino a 260$
  • Samsung Galaxy Note 8: fino a 75$
  • Google Pixel 4 XL: fino a 200$
  • Google Pixel 4: fino a 170$
  • Google Pixel 3 XL: fino a 80$
  • Google Pixel 3a: fino a 70$

Apple determina il valore esatto del prodotto in permuta a seconda delle sue condizioni, ad esempio se presenta graffi o ammaccature e se funziona correttamente. Se un cliente ha un dispositivo non incluso nell’elenco, l’azienda effettuerà gratuitamente il riciclo.

Fonte: iPhone Italia

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La causa contro Apple per la tastiera a farfalla diventa class action

Gli utenti di MacBook con tastiera a farfalla possono fare causa contro Apple: la vertenza avviata nel 2018 ora diventa una class action a cui possono partecipare gli utenti di diversi stati USA

Il giudice Edward Davila ha confermato la class action l’8 marzo ma la comunicazione ufficiale è arrivata solo in questi giorni. Ricordiamo che Apple ha iniziato a impiegare la tastiera con meccanismo a farfalla nei MacBook 12 pollici a partire dal 2015 per poi estenderla anche a MacBook Pro e MacBook Air. Gli utenti di queste macchine lamentano problemi frequenti con tasti che non rispondono, che ripetono la digitazione o che risultano completamente inutilizzabili, questo quando si depositano piccoli detriti o anche solamente polvere.

La multinazionale di Cupertino ha cercato di risolvere questi problemi introducendo nuove versioni riviste della tastiera con meccanismo a farfalla nel tentativo di renderla più resistente. Successivamente Apple ha avviato anche un programma di riparazione gratuito per le macchine interessate, arrivando infine a rimuovere questo tipo di tastiera per adottarne una nuova, ritornando al meccanismo a forbice a partire dai MacBook Pro 2019.

In ogni caso l’accusa sostiene che il programma di riparazione Apple non risolve il problema perché la tastiera sostitutiva installata impiega sempre il meccanismo a farfalla che può danneggiarsi ancora. Con lo status di Class Action, segnalato da The Verge, i proprietari di portatili Apple con tastiera a farfalla possono fare causa a Cupertino.

Più precisamente chi possiede MacBook costruiti tra il 2015 e il 2017, un MacBook Pro costruito tra il 2016 e il 2019 e anche per i MacBook Air prodotti tra il 2018 e il 2019. Negli USA possono partecipare alla class action gli utenti che hanno acquistato un portatile Apple in California, New York, Florida, Illinois, New Jersey, Washington e Michigan.

Fonte: Macitynet.it

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