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Apple lancerà un nuovo HomePod 2022 o inizio 2023

Mark Gurman di Bloomberg ha già offerto anticipazioni su un possibile nuovo HomePod descritto in termini di dimensioni e posizionamento di prezzo come una via di mezzo tra il primo HomePod ormai fuori produzione e l’unico modello attualmente a listino HomePod mini: ora anche l’analista Ming Chi Kuo offre anticipazioni in questo senso, precisando anche la possibile finestra temporale per un HomePod entro fine 2022 o al più tardi all’inizio del 2023.

Kuo indica anche che per questo nuovo speaker Apple potrebbe non introdurre molte innovazioni a livello di design hardware. Nel suo post su Twitter l’analista dichiara che indubbiamente gli speaker smart sono uno degli elementi essenziali dell’ecosistema della casa ma ritiene che «Apple stia ancora cercando di capire come avere successo in questo mercato».

Per quanto riguarda il dispositivo in arrivo è probabile che sia Mark Gurman di Bloomberg che Ming Chi Kuo stiano anticipando un HomePod leggermente più grande del Mini, ma non tanto grande come il modello originale mandato presto in pensione: era stato molto apprezzato per l’elevata qualità audio, meno però per le funzioni smart e il prezzo sostenuto.

Così HomePod 2022 o inizio 2023 sembra possa essere un modello leggermente più grande e potente del Mini, superiore anche nel prezzo, un dispositivo che andrebbe a posizionarsi come nuovo modello top a listino, andando a riempire il vuoto lasciato dalla precoce dipartita del predecessore.

Fonte: macitynet.it

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Isolamento vocale, la funzione nascosta che migliora le chiamate su iPhone

Non tutti conoscono una funzionalità nascosta nel Centro di controllo che permette di migliorare istantaneamente la qualità del microfono durante le chiamate sia audio che video.

La funzione si chiama Isolamento vocale (Voice Isolation) e funziona sugli iPhone e gli iPad con iOS 15 o versioni successive che supportano anche l’audio spaziale (iPhone 7 e modelli successivi). Questa impostazione non è intuitiva da trovare e compare solo quando la chiamata è attiva tramite app come WhatsApp o FaceTime. La funzione non è disponibile durante le normali chiamate con l’app Telefono.

Durante una chiamata con queste app, sia audio che video, accedi al Centro di Controllo dall’angolo in alto a destra dell’iPhone o dell’iPad, quindi clicca su Microfono Standard e poi seleziona la voce Isolamento vocale. La terza opzione è Ampio spettro e farà sentire più rumore di sottofondo alle persone con cui stiamo parlando (questa funzione può essere utile quanto ad esempio teniamo il telefono in mano durante un concerto e vogliamo far sentire l’audio ad un amico in call).

Al contrario, Isolamento vocale eliminerà tutti i rumori di fondo e renderà molto più chiara la nostra voce. Come per magia, i rumori di sottofondo scompariranno quasi del tutto, rendendo la chiamata molto più chiara per l’interlocutore. Inoltre, la voce appare più chiara e con volume più alto, simulando la posizione del telefono vicino la bocca anche quando in realtà si trova distante. L’unico compromesso è che la nostra voce suonerà un po’ meccanica, anche se questo aspetto è già presente durante chiamate tramite FaceTime o Zoom.

Isolamento vocale non è però un’impostazione universale, quindi bisognerà abilitarla in ogni app che utilizzi per le chiamate. Inoltre, la funzione è disponibile solo nelle app che hanno integrato la relativa API su iOS e iPadOS, anche se la diffusione è abbastanza ampia. Su iPhone, ad esempio, possiamo sfruttare Isolamento Vocale su WhatsApp, Zoom, Slack, Signal, Instagram e, ovviamente, FaceTime.

Fonte: iPhone Italia

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Misurare la velocità di internet, i migliori strumenti per il test

Esistono svariati tool online che consentono di verificare l’effettiva velocità della nostra connessione Internet. Si tratta di semplici strumenti che consentono di valutare in modo semplice la banda disponibile da e verso la propria connessione Internet e altri parametri qualitativi quali latenza e jitter.

Per misurare la banda a disposizione in download, tipicamente un piccolo file binario viene scaricato dai webserver di questi servizi verso il browser. In base ai risultati, un successivo file di dimensioni maggiori viene scelto così che il test vero e proprio duri tipicamente sui quindici secondi. Il cosiddetto “throughput” viene misurato più volte al secondo e il dato finale viene calcolato come risultato di una media mobile. In concetto è simile anche per misurare la banda in upload, inviando ai server del servizio scelto, un piccolo insieme di dati a caso. Dopo la lettura di questi dati viene tipicamente effettuato un ulteriore trasferimento di un file più “pesante”, permettendo di ottenere alla fine il valore medio.

Prima di avviare i test

Prima di eseguire un test della velocità della propria connessione sarebbe meglio disconnettere tutti i dispositivi (o disattivare le attività in corso). Per ottenere risultati ottimali qualsiasi applicazione o programma in background deve essere chiuso (eventuali attività potrebbero influire sui risultati). Se possibile disattivate anche eventuali Firewall e Antivirus. Di seguito le differenze tra alcuni dei più noti test per misurare la banda su internet.

Speedtest di Ookla

È uno dei test più noti e permette di verificare la banda disponibile sia da un sito web, sia tramite una utility dedicata per Windows o macOS. Dal sito in questione (si parte da qui)  è possibile selezionare 17 lingue diverse e anche creare un account (utile per tenere traccia dei cambiamenti nel corso del tempo). Il servizio visualizza l’effettiva velocità massima di download e upload, e anche elementi di interesse per i più esperti quali ping, jitter e perdita di pacchetti. Dal punto di vista tecnico per latenza e jitter viene preso in considerazione il round trip time (RTT)m in altre parole il tempo necessario per inviare alcune decine di pacchetti al server e riceverne risposta, il risultato è espresso in millisecondi. Il jitter rappresenta una misura della varianza della latenza.

In un documento di supporto tecnico Ookla spiega come funziona il ping test, spiegando che è un metodo di misurazione del tempo necessario al dispositivo per inviare e ricevere piccole quantità di dati. Il ping e riportato in millisecondi (ms) (1000 millisecondi = 1 secondo). I valori comuni per le connessioni ottiche e via cavo sono fino a 20/ms. Per wireless (2,4 Ghz, 5 Ghz, etc.) fino a 30/ms. La connettività mobile può arrivare anche oltre i 100/ms circa (dipende dalla tipologia di connessione usata). Ookla ritiene un valore inferiore ai 59 ms ottimale per i giochi online.

Fonte: macitynet.it

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Stilo Compatibile Apple Pencil per iPad: solo 24€

Si attacca magneticamente, ha una notevole precisione ma costa solo 24€. Questa Stilo compatibile con Apple Pencil per iPad è la soluzione per chi vuole dilettarsi con il disegno o deve solo prendere appunti su tablet, senza spendere una fortuna. Ha pure l’aggancio magnetico, come l’originale.

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Si ricarica con un comune cavo USB-C, funziona per 20 ore con una ricarica, e effettua una ricarica completa in appena 90-120 minuti. Include la Modalità di risparmio energetico e dopo 5 minuti di inattività, va automaticamente in sleep.

  • [Ampia compatibilità] Lo stilo è compatibile con molti dispositivi, come iPad Pro 9.7 / 10.5 / 11 / 12.9, iPad 1/2/3/4, iPad mini 1/2/3/4/5, iPad Air 1/2 / 3/4, iPhone XS / XS Max / XR / X / 8/8 Plus / 7/7 Plus / 6s / 6s Plus, Samsung Galaxy Tab, Huawei, HTC, Google, Lenovo, LG e altri tablet e telefoni cellulari. [Nota] Modelli con scarsa compatibilità: Huawei Mediapad M5, T5, T10, lite 8, Tablet HP x360, Asus 3s 10, Microsoft Windows, Lenovo m10 plus,Sonny Xperia e Samsung
  • [Bassa latenza e scrittura libera] La matita per iPad è realizzata in rame e acciaio inossidabile e si sente a proprio agio. La nuova tecnologia all’avanguardia ti consente di scrivere, giocare / disegnare / scrivere in ufficio / appunti facilmente sul tuo tablet e telefono cellulare.
  • [Usa penna stilo]: è possibile sostituire la punta della penna stilo. Il pennino è realizzato in plastica resistente, che è più rispettosa dell’ambiente e protegge lo schermo dai graffi. Inoltre, forniamo anche 2 punte di ricambio e una copertura protettiva. (Lo stilo non supporta la rimozione del palmo)
  • [Tempo di utilizzo e ricarica]: la touch pen del tablet utilizza l’interfaccia di ricarica TYPE-C, che può essere utilizzata continuamente per 20 ore e dispone di una funzione di sospensione automatica. , la penna si spegnerà automaticamente. Non è necessaria la connessione Bluetooth o altre impostazioni veloci.

Fonte: Melablog

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Apple Glasses: ecco lo stand per i visori AR

Sappiamo che Apple sta lavorando al Progetto Glasses. Secondo le fonti dell’industria, la prima fase di ricerca e sviluppo di Apple Glasses, i visori a realtà aumentata con la mela, è ormai conclusa. Non sorprende quindi che a Cupertino stiano mettendo a punto i dettagli, come lo stand di ricarica per i visori.

Gli Apple Glasses saranno sofisticati, potenti e molto costosi. Saranno caratterizzati da visori 8K controllati da uno speciale sistema operativo chiamato RealityOS; e saranno in grado di  sovrapporre, in tempo reale, la Realtà Aumentata sulle lenti del dispositivo.

I primi prototipi, pronti e perfettamente funzionanti da più di un anno, sono oramai già usciti dalla fase di progettazione secondaria: dunque possiamo considerare completate le feature e le componenti finali. Con la terza e ultima fase, attualmente in corso d’opera, verranno fissati i canoni del design.

Ecco perché Apple ha depositato in questi giorni un nuovo brevetto intitolato “Sistema di Appoggio” in cui viene mostrato una sorta di Dock di Ricarica per Visori AR. In alcuni schemi, i visori vengono poggiati su uno stand verticale dalla banda posteriore; in altri, vengono alloggiati in uno stand orizzontale con l’incavo del visore. In entrambi i casi, la ricarica avviene con modalità completamente senza fili.

Fonte: Melablog 

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