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Costanza è l’app italiana per distanziamento sociale sul lavoro

Un badge o braccialetto collegato ad una App per aiutare le aziende a mantenere i dipendenti al sicuro: Smart Beacon ha lanciato Costanza – App per la distanza. Ad adottarla per i suoi oltre 1.000 dipendenti è SMAT, prima azienda in Italia a dotare i propri lavoratori di una app per tutelare la salute monitorando costantemente il distanziamento durante lo svolgimento delle quotidiane attività lavorative.

Le persone sono la risorsa più importante per qualsiasi organizzazione ed in questo periodo le aziende sono concentrate a trovare soluzioni efficienti per tutelare al meglio i propri dipendenti. Le idee per aiutare il mondo del lavoro a ripartire sono tante. Una delle soluzioni lanciate dal mondo IT, e già attiva per gli oltre 1000 dipendenti SMAT, arriva dall’azienda italiana Smart Beacon che da anni studia e realizza applicazioni con tecnologia Beacon per il mondo del turismo e delle aziende.

Sfruttando la tecnologia Beacon l’azienda torinese ha creato un’app che consente ai lavoratori di acquisire comportamenti socialmente corretti e all’azienda di implementare e automatizzare il protocollo di distanziamento. Ogni dipendente è dotato di un badge o braccialetto associato anonimamente a un numero di matricola. L’applicazione installata sullo smartphone aziendale avvisa l’utente qualora si trovi troppo vicino a un altro collega e, nel pieno rispetto della privacy, traccia in maniera anonima i contatti tra i dispositivi consentendone la ricostruzione precisa in caso di contagio.

Il sistema prevede l’utilizzo combinato di uno smartphone e di un dispositivo (Tag BLE) indossato dal lavoratore. Qualora venga meno la prevista distanza di sicurezza di circa due metri fra i due terminali, il cellulare emetterà un segnale acustico e una vibrazione. Nel caso in cui un tag rimanga nel raggio d’azione di uno smartphone per un periodo di tempo prolungato, l’avviso acustico sarà ripetuto ogni 60 secondi e, se il tempo di contatto ravvicinato supererà i 10 minuti, Costanza registrerà l’evento.

Le registrazioni, che riguarderanno esclusivamente il numero di matricola dei lavoratori entrati in “contatto”, l’identificativo del cellulare, l’eventuale disattivazione dell’APP e i riferimenti temporali di data e ora, resteranno disponibili per 60 giorni. Le informazioni raccolte consentiranno, nel caso si verificasse un caso di positività Sars-Cov2 tra i lavoratori, di identificare efficacemente e tempestivamente i cosiddetti “contatti stretti”.

«La nuova era post contagio ha richiesto di ripensare rapidamente soluzioni per garantire la sicurezza in azienda – spiega Simona Caudera di Smart Beacon – Tutti i luoghi di lavoro devono rispettare i protocolli ma esistono situazioni dove è più difficile mantenere la distanza: pensiamo agli ambienti produttivi e ai cantieri. Siamo partiti da questo tipo di esigenza per creare Costanza. Sfruttando la tecnologia Beacon Costanza consente alle persone all’interno di una organizzazione di sentirsi sicure di tornare al lavoro. L’app aiuta le persone a capire cosa significa la distanza sociale e l’esposizione, li responsabilizza come parte della nuova normalità nelle operazioni di business. Attraverso un avviso sul proprio cellulare il dipendente viene avvisato se si trova in uno spazio ristretto troppo vicino a un altro utente, mettendo a repentaglio la sicurezza di entrambi».

Fonte: Macitynet.it

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AirPods Pro: Cosa fare se Cancellazione Rumore non funziona

È una della feature più interessanti di AirPods Pro, e probabilmente una delle ragioni principali del loro acquisto. Ma talvolta, la cancellazione attiva del rumore smette di funzionare come dovrebbe; ecco qualche suggerimento per tentare di risolvere.

AirPods Pro emette rumori strani: eliminare la statica

Talvolta AirPods e AirPods Pro possono emettere un fastidioso suono di statica. Ecco come risolvere.

Quando la cancellazione del rumore funziona per bene, gli AirPods Pro usano i microfoni integrati per rilevare i rumori ambientali e interni, e infine generare un segnale opposto di pari ampiezza che di fatto elimina il rumore attorno a noi, regalandoci una piacevole sensazione ovattata. L’ascolto musicale o le telefonate, quindi, diventano perfette, senza , bambini che urlano o cani che abbaiano.

Questa tecnologia non è esente da difetti e tende a funzionare meglio con rumori ripetitivi e continui (tipo lo sferragliamento dei treni), ma in generale si comporta come ci si aspetterebbe. Quando si verificano dei problemi, ecco qualche consiglio da seguire:

    • 1. Se la cancellazione del rumore ambientale non funziona come previsto, aggiornate all’ultima versione del firmware. Qui spieghiamo come forzare un update.
    • 2. Indossate entrambi gli AirPods e verificate che la funzione di cancellazione rumore ambientale sia attiva. Per verificarlo, premete e tenete premuto lo slider del volume in Centro di Controllo su iPhone e toccate l’icona Cancellazione Rumore.
    • 3. Verificate che non ci sia sporcizia sulla rete metallica nera posta sul retro di ognuno degli auricolari. Lì sotto infatti c’è il microfono ambientale, e se il passaggio è ostruito anche le prestazioni calano.
  • Se neppure questa ha sortito l’effetto desiderato, allora c’è proprio qualcosa che non va a livello hardware coi vostri AirPods Pro. L’unica che vi resta è di contattare l’assistenza Apple.

Fonte: Melablog.it

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iPhone 13, spuntano le immagini della fotocamera

iPhone 12 avrà Lightning, poi arriva l’iPhone tutto wireless

Altro che USB-C. Nelle intenzioni di Apple c’è di abbandonare del tutto i cavi su iPhone e iPad; e la novità potrebbe arrivare prima di quanto osereste credere possibile: si parla dell’anno prossimo.

Si, lo sappiamo. Molti sulla nostra pagina Facebook storceranno il naso e diranno: “Ma come, iPhone 12 non è ancora neppure sul mercato, e già parliamo di iPhone 13?” E la risposta che diamo è questa: il flusso dei rumors non lo decidiamo noi; ci limitiamo a riportare le notizie, soprattutto quando provengono da una fonte affidabile come quella di oggi, vale a dire il canale Twitter di Fudge.

In pratica, sono emersi dettagli sul design dell’iPhone 2021 ma soprattutto le caratteristiche della fotocamera posteriore, che vi elenchiamo qui di seguito:

    • Lente grandangolare da 64 Megapixel con zoom ottico 1x e zoom digitale 6x
    • Lente tele-obiettivo da 40 Megapixel con zoom ottico 3x-5x e zoom digitale 15-20x
    • Lente anamorfica 64 Megapixel per la cattura video con rapporto 2.1:1
    • Lente ultra-grandangolare 40-megapixel .25x con zoom ottico invertito
    • LiDAR 4.0

Il design, da quel che si vede nella foto in alto, potrebbe risultare un filo “anti-Apple” agli occhi dei più, ma c’è da ricordare che iPhone 12 e le generazioni seguenti dovrebbero ispirarsi alle forme piatte e essenziali del glorioso fu-iPhone 4 e di iPad Pro. Quindi tutto può essere.

A mo’ di paragone, iPhone 11 Pro possiede un trittico di fotocamere costituito da lente grandangolare da 12 Megapixel, lente ultra-grandangolare da 12 Megapixel e tele-obiettivo da 12 Megapixel. iPhone 12 invece dovrebbe avere lente grandangolare da 64 Megapixel con tele-obiettivo e zoom ottico 3x. La configurazione a tre lenti, tuttavia, riguarderà come al solito i modelli di punta Pro e Pro Max.

Fonte: Melablog.it

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Come correggere il problema delle app che non si aprono su iOS 13.5

Da qualche giorno, sempre più utenti segnalano l’impossibilità di aprire alcune app dopo l’aggiornamento a iOS 13.5. In attesa di capire come si muoverà Apple (o come si è già mossa…), ecco come risolvere il problema sulle singole app.

Su iOS 13.5, iPadOS 13.5 o iOS 12.4.7, alcune app non si aprono, visto che il sistema operativo mostra il messaggio di errore “Questa app non è più condivisa con te. Per usarla, devi acquistarla su App Store“. Alla ricezione di questo messaggio, gli utenti non possono far altro che annullare la richiesta o aprire l’App Store. Il problema riguarda app casuali e al momento Apple non ha condiviso alcuna informazione in merito.

Fateci sapere nei commenti se avete risolto il problema seguendo questi passaggi. Intanto, MacRumors ha notato che negli ultimi due giorni sono state aggiornate tantissime app con semplici “correzioni di bug”. Tra queste, vi sono molte applicazioni che presentavano il messaggio “Questa app non è più condivisa con te” ed è quindi probabile che ci fosse qualche problema con certificati scaduti o altre credenziali relative alla condivisione dell’app.

Fonte: iPhone Italia

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Svolta sicurezza con l’aggiornamento iOS 13.5 di Apple

Arriva direttamente da Apple un nuovo aggiornamento che dobbiamo prendere in considerazione in queste ore, considerando il fatto che iOS 13.5 risulta essere un importante upgrade relativo alla salute. Il firmware, secondo quanto raccolto oggi 21 maggio, porta molte funzionalità legate alla crisi determinata dal Coronavirus, purtroppo attualmente in corso. Bisogna dunque mettere a fuoco l’intervento di Apple.

Le prime informazioni raccolte sull’aggiornamento iOS 13.5

Partiamo da questioni pratiche. Per accedere agli aggiornamenti, vai su Impostazioni> Generali> Aggiornamento software. Al contempo, è giusto sottolineare che Apple abbia anche rilasciato iOS 12.4.7 per dispositivi meno recenti, con l’aggiornamento che porta correzioni di sicurezza.

La notifica dell’esposizione è la principale novità di questo nuovo upgrade. Si tratta fondamentalmente di un’API basata sul Bluetooth  che lavora dietro le quinte e che verrà incorporata nelle app create dalle autorità sanitarie pubbliche di ciascun Paese. Non funziona senza un’app di accompagnamento installata, che nel nostro caso si riferisce a Immuni, in arrivo entro la fine del mese. Apple ha aggiunto l’apposita voce sulla registrazione dell’esposizione nella sezione Privacy dell’app Impostazioni.

Le app che sfruttano l’API ‌Exposure Notification‌ utilizzeranno il Bluetooth per comunicare con gli smartphone delle persone che ti circondano e ti verranno fornite notifiche in caso di contatto con qualcuno a cui è stato diagnosticato COVID-19 che sceglie di condividerlo informazione. Inoltra, con iOS 13.5 potremo disattivare lo sblocco tramite il volto, in quanto l’utilizzo della mascherina potrebbe rappresentare un ostacolo non di poco conto nel riconoscimento dell’utente in possesso di quell’iPhone o iPad.

Fonte: Geekissimo

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