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iOS 13 sta limitando l’accesso ai dati di localizzazione degli utenti

Da quando iOS 13 è stato lanciato lo scorso autunno, l’accesso di terzi ai dati sulla posizione in background degli utenti è diminuito del 68%, secondo quanto riportato da Location Sciences, società che analizza i dati sulla posizione per i marketer.

Location Sciences ha anche scoperto che la condivisione dei dati in primo piano, che si attiva quando un’app è aperta, è diminuita del 24 percento. Ancora, le app di terze parti hanno registrato tassi di opt-in inferiori al 50 percento per la raccolta dei dati sulla posizione quando non sono in uso da parte degli utenti.

La diminuzione della condivisione di questi dati è legata alla recente introduzione da parte di Apple delle varie opzioni pop-up che consentono agli utenti di controllare al volo il monitoraggio selettivo della posizione in background. Chi ha iOS 13 avrà sicuramente notato che iPhone e iPad mostrano periodicamente questi avvisi quando lanciamo app che monitorano la nostra posizione, anche in background. Questi avvisi ci consentono di modificare al volo le impostazioni, consentendo o meno l’accesso a questi dati sulla localizzazione.

Le nuove opzioni di tracciamento della posizione in background di Apple stanno ottenendo l’effetto previsto, ma alcuni sviluppatori temono che i frequenti promemoria sul tracciamento della posizione danneggeranno l’adozione delle loro app. Apple ha risposto insistendo sul fatto che le modifiche sono state apportate per salvaguardare ulteriormente la privacy degli utenti.

Fonte: iPhone Italia

MacBook Pro 13″: nuovo modello 2020 in arrivo?

La piccola rivoluzione che ha segnato il lancio del MacBook Pro 16″ potrebbe presto riguardare anche il taglio più piccolo. Apple avrebbe registrato infatti un inedito portatile Mac con macOS Catalina nei database della Eurasian Economic Commission; nome in codice A2289. E pare che si tratti dell’atteso 13″.

MacBook Pro 16″: le cose da sapere prima dell’acquisto [Agg.]

Il nuovo MacBook Pro 16″ è sicuramente una macchina potente e versatile, ma alcune delle sue innovazioni somigliano curiosamente ad un ritorno al passato. Ecco cosa c’è da sapere prima dell’acquisto.

Tra le tante novità portate in dote dal MacBook Pro 16″ dello scorso ottobre c’è il ritorno della tastiera con meccanismo a forbice; una decisione saggia, nata dall’osservazione empirica delle infinite rogne che il rivoluzionario -per modo di dire- meccanismo a farfalla ha regalato agli utenti: tasti incollati, polvere che si accumula, lettere che smettono di funzionare e altre allegre amenità.

Ecco perché Apple ha deciso di tornare sui suoi passi; e ora, a quanto pare, la benedizione della tastiera a forbice toccherà pure ai 13″. L’Eurasian Economic Commission è l’ente a cui i produttori devono far riferimento prima di introdurre nuovi dispositivi elettronici dotati di crittografia in Russia e altri mercati; si tratta di un step burocratico obbligatorio che in passato ci ha consentito in diverse occasioni di anticipare correttamente il lancio di nuovi Mac, iPhone, iPad, iPad Pro, Apple Watch e AirPods.

Dunque, ecco il vaticinio: senza tema di smentita, è in arrivo un nuovo portatile Apple. E a nostro giudizio, probabilmente si tratta del Pro da 13″ con meccanismo a forbice.

Fonte: Melablog.it

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iPhone 12: 5G per molti, ma non per tutti

Stando ad una nota agli investitori di Mehdi Hosseini per Susquehanna, Apple non ha la minima intenzione di lanciare iPhone 12 col 5G allo stesso momento in tutto il mondo. Una notizia che si scontra con lo scenario a cui eravamo preparati, e che troverebbe giustificazione nel tentativo di risparmiare sui costi di produzione.

iPhone 12: nel 2020 arrivano ben 4 nuovi modelli (+ iPhone SE2)

Sorpresa. Stando ad un analista, i nuovi modelli di iPhone in arrivo l’anno prossimo non sarebbero quattro, bensì cinque. E avranno tutti connettività 5G.

Fino ad oggi, le uniche indiscrezioni di un certo spessore che possedevamo su iPhone 12 e sul lancio del 5G provenivano da Ming Chi Kuo; a suo dire, quest’anno è lecito aspettarsi 1 modello primaverile derivato da iPhone SE (momentaneamente ribattezzato iPhone SE2 o iPhone 9), seguito da due modelli intermedi con supporto al 5G ma privi di mmWave a settembre, più altri due di punta col pieno supporto a mmWave, la tecnologia che libera il vero potenziale del 5G.

A dire dell’analista, tutti questi modelli saranno disponibili inizialmente negli USA, in Canada, Giappone, Corea e UK, per poi espandersi al resto dei mercati globali; in alcuni casi, nell’ottica di ridurre i costi di produzione, pare che Cupertino potrebbe disabilitare la funzionalità sub-6GHz nei paesi che non offrono 5G o che hanno una scarsa penetrazione dei servizi di nuova generazione.

Tuttavia, Hosseini dissente e spiega che piuttosto gli iPhone col 5G verranno lanciati in due ondate separate: una a settembre 2020 e l’altra gennaio 2021. E la ragione è che Tim Cook spera di aver approntato per allora un chip 5G completamente sviluppato in casa e non commissionato a Qualcomm:

“Il lancio ritardato, secondo le nostre verifiche, deriva dalla decisione di Apple di produrre internamente i moduli Antenna-in-Package (AiP) piuttosto che acquistarli da terze parti.”

Il che, ovviamente, si tradurrebbe in un gigantesco risparmio per Cupertino che a sua volta potrebbe riflettersi in un interessante calo di prezzi per l’utente finale. E ciò riguarderebbe sia i modelli di punta con mmWave (la versione piu performante del 5G con velocità teoriche fino a oltre 1 Gbps), sia quelli intermedi col solo Sub-6GHz (più lento di mmWave, ma comunque più veloce del 4G LTE e dotato di maggiore gittata).

Vedremo chi ha ragione tra i due analisti, anche se c’è da dire che -ad oggi- Kuo gode di uno storico d’affidabilità molto maggiore nelle proprie anticipazioni.

Fonte: Melablog.it

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CLAMOROSO: ECCO COSA OFFRE LA SAMSUNG AI CLIENTI CHE RESTITUISCONO UN GALAXY NOTE 7!

Sono davvero tante le misure adottate nelle ultime settimane dalla Samsung per tentare di risolvere il disastro del Galaxy Note 7. Come tutti ormai ben sappiamo, lo smartphone top di gamma dell’azienda sudcoreana è stato un flop spaventoso, poiché a causa di un difetto nella batteria è a rischio esplosione. Sono molti i dispositivi che hanno preso fuoco, e per evitare il peggio la società ha deciso di interrompere definitivamente la produzione e di ritirare gli smartphone già venduti. Diverse sono state le offerte proposte ai clienti, per convincerli a restituire quella che è a tutti gli effetti una mina vagante. Questa volta siamo sicuri che la proposta farà la gioia di tutti gli acquirenti.

Hai un Note 7? Restituiscilo, e pagherai il Note 8 soltanto la metà!

 A quanto pare è necessario agire con le maniere forti per riuscire a recuperare tutti i Note 7 ancora nelle mani degli utenti. Per questo motivo la Samsung ha lanciato un’offerta che è davvero difficile rifiutare, peccato sia valida solo in Corea. Di che cosa si tratta? Semplicemente, se restituisci ora il tuo smartphone, avrai immediatamente un S7 o un S7 Edge in omaggio, e potrai acquistare il prossimo S8 o il Galaxy Note 8 ad appena la metà del prezzodi mercato. Certo, si tratta di un salto nel vuoto: non abbiamo idea di quali saranno le feature dei prossimi dispositivi di casa Samsung, né della tipologia di batterie che integreranno. Chi è disposto a pagare meno per avere uno smartphone a scatola chiusa, però, di sicuro apprezzerà l’offerta.

Ricordiamo che non ci sono notizie ufficiali in merito ai prossimi modelli dell’azienda coreana. Sappiamo solo che l’S8 dovrebbe essere in arrivo per la primavera 2017, mentre del Note 8 non possiamo comunicare neanche una presunta data d’uscita. D’altronde, se non fosse stato per il comunicato diramato dalla società stessa, non avremmo nemmeno saputo con certezza dell’arrivo di un Note 8. Quello che ora ci resta da scoprire è se questo piano di scambio verrà diffuso anche in altri paesi o rimarrà confinato alla Corea del Sud.

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