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NOTIZIE

iPhone 12, il nuovo WiFi apre le porte a Apple Glasses

Il Coronavirus rallenta il lancio di iPhone 12

La buona notizia è che la produzione di iPhone 9 sembra procedere bene nonostante i problemi causati dal Coronavirus; la cattiva è che iPhone 12 potrebbe essere rimandato.

Se tutto va come si vocifera, iPhone 12 dovrebbe includere un nuovo standard WiFi, chiamato 802.11ay, capace di garantire velocità mostruose fino a 176 Gbps.

Si tratta di performance davvero sorprendenti: un altro ordine di grandezza rispetto alle velocità a cui viaggiamo oggigiorno, e superiore perfino ai 4.8 Gbps di Wi-Fi 6.

Per ottenere questo livello di prestazioni, 802.11ay sfrutterà la banda dei 60GHz, che però soffre di molte più limitazioni rispetto alle bande classiche da 2.5GHz o 5GHz. In particolare -a fronte di velocità nettamente superiori e tempi di latenza bassissimi- non riesce a superare altrettanto bene muri e ostacoli fisici, il che lo rende perfetto per comunicare con dispositivi a strettissimo raggio. Come ad esempio gli schermi ad alto refresh e altissime risoluzione di un visore a Realtà Aumentata.

Il supporto a 802.11ay tuttavia non coinciderà col lancio di Apple Glasses; per il momento siamo ancora nel bel mezzo dello sviluppo, ed è difficile credere che un prodotto finito possa fare capolino sugli scaffali dei negozi prima del 2023. Intanto, però, Apple avrebbe il tempo di studiare questa tecnologia e valutare come si comporta nel mondo reale, magari in abbinamento ad AirTag, il portachiavi trova-tutto in arrivo tra qualche settimana.

Fonte: Melablog.it

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MacBook con processore ARM: arriva la prima metà del 2021

Entro il 2020 Apple abbandonerà Intel in favore di un chip progettato internamente. Lo affermano voci di Intel stessa.

È da tempo che si parla di questa ipotesi, e la data per il debutto del primo Mac senza Intel era fissata inizialmente per il 2020; senonché, forse anche un po’ per il Coronavirus, ora è stato rimandato tutto all’anno successivo.

In questa fase non è dato sapere molto di più, ma pare di capire che l’architettura messa a punto col nuovo chip sarà fondamentale per i prodotti in arrivo nei prossimi mesi; ciò implica che i nuovi MacBook ARM e iPhone 12 condivideranno le medesime tecnologie:

Ci aspettiamo che i nuovi prodotti di Apple dei prossimi 12-18 mesi adotteranno i medesimi processori creati con processo a 5 nanometri, incluso il nuovo iPhone 5G del 2020, l’iPad con mini-LED della seconda metà del 2020 e il nuovo Mac di inizio 2021 equipaggiato con un processore progettato internamente. Pensiamo che il supporto ad iPhone 5G, l’adozione di iPad dell’innovativa tecnologia mid-size panel e lo sbarco su Mac -per la prima volta- di un processore progettato tutto internamente- siano prodotti e strategie tecnologie critiche. Dato che il processore è l’elemento chiave dei nuovi prodotti, riteniamo che Apple abbia incrementato gli investimenti collegati ai 5 nanometri dopo lo scoppio dell’epidemia. Per di più, Apple sta occupando molte risorse dei relativi fornitori che rallenteranno gli sviluppi dei competitor.

Se tutto va come previsto, in altre parole, Cupertino lancerà le tecnologie chiave del nuovo Mac ARM con i prossimi prodotti sulla rampa di lancio, vale a dire iPhone 12 col 5G e l’iPad di punta con display mini-LED. Per poi arrivare, entro la prima metà de 2021, al suo capolavoro, il computer che attendevamo da anni e che permetterà di far girare senza soluzioni di continuità le app per iOS. A quel punto, le due piattaforme saranno davvero coese.

Fonte: Melablog.it

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Lockdown, blocco totale pubblicità e profilazione su Mac

Lockdown, un popolare firewall per iOS, sbarca finalmente su Catalina e porta in dote il blocco pubblicità e profilazione degli utenti con un interessante escamotage tecnico. Il tutto nel pieno rispetto della privacy.

Ecco come fanno a sapere se aprite una mail su iPhone e Mac

Ogni volta che ricevete posta elettronica su Mac o iPhone, la vostra privacy è a rischio. Ecco come bloccare il tracciamento Mail.

Lockdown è un’app che permette di bloccare il tracciamento di siti come Facebook, Google Analytics, Mixpanel, in modo intuitivo e automatizzato; in più, impedisce il download delle pubblicità, con due importanti caratteristiche:

1. Tutta l’attività di filtraggio del Web avviene in locale, sul Mac, e dunque -almeno in linea teorica- nessun dato sulla navigazione trapela su Internet.
2. Il filtraggio avviene a livello di sistema, e coinvolge tutte le applicazioni e tutti i browser. Ciò significa che le pubblicità spariranno pressoché da qualunque app e servizio decidiate di utilizzare.

Ciò rende questa soluzione decisamente più efficace e -almeno sulla carta- più sicura rispetto alle estensioni di Safari, Firefox, Chrome e Edge che hanno accesso alla cronologia di navigazione e per di più funzionano solo su un determinato browser. Infine, la natura 100% Open Source dovrebbe garantire la massima trasparenza.

Le funzionalità di Firewall di Lockdown sono completamente gratuite; l’app monetizza sul servizio aggiuntivo e non obbligatorio di VPN e anonimizzazione del traffico “Secure Tunnel VPN” che invece prevede un abbonamento annuale. Insomma, vale la pena darle di darle una chance. Potete scaricarla da questa pagina dell’App Store per Mac.

Fonte: Melablog.it

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WhatsApp non funziona più su milioni di iPhone e smartphone Android

Dopo lo stop ai Windows Phone, dal 1° febbraio 2020 WhatsApp ha terminato il supporto anche per alcuni iPhone e Android più datati. In particolare, il popolare client di messaggistica istantanea ha cessato il supporto agli iPhone con iOS 8 e versioni precedenti, oltre che sui dispositivi Android con Gingerbread 2.3.7 o versioni precedenti a bordo. In altre parole, è tempo di aggiornare il sistema operativo, se non aggiornare il proprio smartphone con questi OS installati.

Per alcuni utenti lo stop al supporto dovrebbe essere facile da aggirare: in molti casi, infatti, sarà sufficiente aggiornare il proprio dispositivo dalle Impostazioni di sistema. Prendendo, ad esempio, il sistema iOS, sarà sufficiente passare da iOS 8 a iOS 9 per poter essere nuovamente in grado di utilizzare WhatsApp.

E’ chiaro, però. che non tutti gli iPhone possono essere aggiornati. Ad esempio, chi utilizza ancora il vecchio e caro iPhone 4, non potrà più utilizzare WhatsApp. Ricordiamo, che il primo degli smartphone di Apple ad essere compatibile con iOS 9 è iPhone 4s. In altre parole, chiunque abbia questo iPhone, o un dispositivo più recente, potrà aggiornare ad un sistema operativo che consentirà di utilizzare WhatsApp.

Fonte: Macitynet.it

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iOS 13 sta limitando l’accesso ai dati di localizzazione degli utenti

Da quando iOS 13 è stato lanciato lo scorso autunno, l’accesso di terzi ai dati sulla posizione in background degli utenti è diminuito del 68%, secondo quanto riportato da Location Sciences, società che analizza i dati sulla posizione per i marketer.

Location Sciences ha anche scoperto che la condivisione dei dati in primo piano, che si attiva quando un’app è aperta, è diminuita del 24 percento. Ancora, le app di terze parti hanno registrato tassi di opt-in inferiori al 50 percento per la raccolta dei dati sulla posizione quando non sono in uso da parte degli utenti.

La diminuzione della condivisione di questi dati è legata alla recente introduzione da parte di Apple delle varie opzioni pop-up che consentono agli utenti di controllare al volo il monitoraggio selettivo della posizione in background. Chi ha iOS 13 avrà sicuramente notato che iPhone e iPad mostrano periodicamente questi avvisi quando lanciamo app che monitorano la nostra posizione, anche in background. Questi avvisi ci consentono di modificare al volo le impostazioni, consentendo o meno l’accesso a questi dati sulla localizzazione.

Le nuove opzioni di tracciamento della posizione in background di Apple stanno ottenendo l’effetto previsto, ma alcuni sviluppatori temono che i frequenti promemoria sul tracciamento della posizione danneggeranno l’adozione delle loro app. Apple ha risposto insistendo sul fatto che le modifiche sono state apportate per salvaguardare ulteriormente la privacy degli utenti.

Fonte: iPhone Italia

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